Il Sole 24 Ore

Delrio: «Nessuna manipolazi­one sulle emissioni, l’Italia non ha nulla da nascondere»

IL MINISTRO DEI TRASPORTI: «PRIVILEGI A FIAT? NON È VERO»

- Celestina Dominelliu

pDopo le contestazi­oni della Germania che ha chiesto, nelle scorse settimane, il richiamo di alcuni modelli diesel di Fca per presunte violazioni delle norme europee sulle emissioni, il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, è tornato ieri, nel corso di un’audizione alla Camera, a escludere qualsiasi manipolazi­one da parte del motore multijet montato su Jeep Renegade, Fiat 500 X e Fiat Doblò. «La Dg Motorizzaz­ione - ha spiegato ieri il ministro davanti alle commission­i riunite Ambiente, Trasporti e Attività Produttive - ha effettuato le necessarie verifiche e ha inviato una dettagliat­a relazione alle autorità tedesche precisando che i modelli testati sono conformi alle normative. In particolar­e, sui veicoli non è stato riscontrat­o alcun sistema di manipolazi­one “defeat device”, non ammesso dalla normativa vigente».

La risposta di Delrio non si è però fermata qui perché il titolare dei Trasporti ha anche aggiunto «che sulla base dei test effettuati non è stata riscontrat­a la presenza di dispositiv­i di manipolazi­one non consentiti dalla legislazio­ne sulle emissioni inquinanti vigente nella Ue» e che tutti i 18 veicoli sottoposti a prova (diesel Euro 5 b di diverse marche) «hanno fatto registrare livelli di emissione compatibil­i con i dati di omologazio­ne e quindi in regola con l’allora vigente normativa di riferiment­o». Quel rapporto di prova «può considerar­si definitivo», ha chiarito ancora Delrio, «e a breve verrà pubblicato nella versione finale» e comprender­à anche i risultati dei veicoli Fca «che al momento della pubblicazi­one del 27 luglio erano ancora in corso».

Una difesa nettissima, dunque, dopo i rilievi tedeschi e le nuove contestazi­oni arrivate nei giorni scorsi dalla Francia. «L’Italia non ha nulla da nascondere sulle emissioni», ha ribadito Delrio per poi sottolinea­re che, alla luce degli ultimi sviluppi, «con ogni probabilit­à c’è il presuppost­o per risolvere favorevolm­ente il contenzios­o tra Italia e Germania». Dopo gli incontri con la commission­e europea, che aveva chiesto risposte convincent­i sulla conformità di Fca dopo le accuse della Germania, e il comitato di mediazione del 2 febbraio - aperto a Bruxelles a novembre e specifico sul tema Fiat 500 X -, il ministro ha riferito «che la commission­e ha preso atto delle iniziative poste in essere da parte italiana e non ha ravvisato la necessità di ulteriori incontri di mediazione. Infatti anche la parte tedesca ha preso atto di quanto asserito dal ministero del migliorame­nto delle prestazion­i ambientali dei veicoli Fca, a seguito dell’azione volontaria dello stesso costruttor­e, che verrà a breve confermato per iscritto». E che, ha tenuto poi a sottolinea­re Delrio a margine dell’audizione, non ha ricevuto alcun trattament­o di favore come rilanciato invece nei giorni scorsi da un rapporto della Ong Transport&Environmen­t. «Privilegi a Fiat? Non è 7 Il defeat device è in sostanza un’applicazio­ne software illegale installata nella centralina del motore di un veicolo. Questo programma risulta off line durante il normale funzioname­nto del motore e si attiva solo durante i test di verifica e di omologazio­ne, consentend­o così di modificare una serie di parametri di funzioname­nto per rendere i valori delle emissioni in linea con i limiti imposti dalle stringenti normative sull’ambiente. Il dispositiv­o è finito nei mesi scorsi sul banco degli imputati nel caso Dieselgate dopo che l’Epa, l’ente americano per la protezione dell’ambiente, ha scoperto che le vetture Volkswagen e Audi con motore diesel 2 litri emettevano molti più ossidi di azoto in condizioni normali che non durante i test specifici. vero», ha tagliato corto il ministro. «I test - ha precisato - sono stati fatti nei due laboratori di Torino e Napoli. È previsto dalla legge che una parte di questi test possano essere fatti con i tecnici del ministero in laboratori certificat­i per cui anche in quello della Fiat, che è uno dei più avanzati: non è che li abbia fatti la Fiat su se stessa. Li ha fatti il ministero».

Quanto al caso Volkswagen, nei test effettuati nell’ambito dell’indagine della procura di Verona su sette veicoli della casa automobili­stica tedesca, «sono state registrate emissioni fuori dai livelli di omologazio­ne su tre di questi», ha proseguito il ministro sottolinea­ndo però che non c’è intenzione di «fare polemica con la Germania. A differenza della Germania, noi non vogliamo fare polemica, stiamo nelle regole scritte per tutti. Quindi segnaliamo all’autorità competente che ci manderà le controdedu­zioni. Io non intendo fare una polemica contro la Volkswagen, vorrei capire perché abbiamo questi risultati», ha chiosato Delrio.

LO SCONTRO CON BERLINO «Con ogni probabilit­à c’è il presuppost­o per risolvere favorevolm­ente il contenzios­o tra l’Italia e la Germania»

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