Il Sole 24 Ore

Lotta all’evasione da 19 miliardi

Gentiloni: risultato senza precedenti - Padoan: il governo strizza l’occhio agli onesti

- Mobili, Parente e Micardi u

Nel 2016 record nella lotta all’evasione fiscale: recuperati 19 miliardi, il 28% in più sul 2015. I dati sono stati illustrati dal direttore delle Entrate Orlandi e dal ministro P ado an:ilri entro dei capitali porta in dote 4,3 miliardi; il canone Ra i in bolletta porta 500 milioni in più .« Risultato senzap recedenti» ha detto il premier Gentiloni. Il gettito complessiv­o per l’erario è di 450 miliardi, rispetto ai 436 del 2015. «Il governo strizza l’occhio ai contribuen­ti onesti - ha commentato Padoan - non agli evasori».

pUn record con una presenza di rilievo: la prima edizione del rientro dei capitali porta in dote alla lotta all’evasione 4,1 miliardi di euro (che si sommano ai 200 milioni “iscritti” già nel 2015). Un contributo determinan­te nel portare l’asticella del recupero complessiv­o a quota 19 miliardi con una crescita del 28% rispetto al 2015. Il risultato, nonostante l’una tantum, è stato definito «senza precedenti nel nostro Paese» dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

Le somme riportate all’Erario sono la testimonia­nza che «il governo – come ha fatto notare il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan – non strizza l’occhio agli evasori, il governo strizza l’occhio ai contribuen­ti e alle imprese onesti, li aiuta ad adempiere, a non sbagliare, e li invita a correggere eventuali errori, senza un approccio inutilment­e punitivo».

Le slide presentate ieri al ministero dell’Economia fanno emergere che l’agenzia delle Entrate nell’azione di contrasto si è concentrat­a sui grandi contribuen­ti: su 3.114 aziende il 40,3% è stato sottoposto a controllo da cui sono arrivati 1,6 miliardi. «L’amministra­zione non si accanisce sui piccoli contribuen­ti» ha fatto notare il direttore dell’Agenzia Rossella Orlandi. Comunque la componente dei controlli formali su detrazioni e deduzioni, e il corretto utilizzo dei crediti d’imposta nelle dichiarazi­oni dei redditi continuano a essere una certezza per gli incassi. Dai 280.650 contribuen­ti persone fisiche messi sotto la lente sono arrivati 1,5 miliardi di euro.

Nella scomposizi­one del gettito recuperato spiccano i 4,8 miliardi (+9% sul 2015) ottenuti grazie alla riscossion­e coattiva di Equitalia e i versamenti diretti che salgono da 10,2 a 13,7 miliardi (+34%). Ma a far ben sperare per il nuovo corso del fisco “dialogante” è il dato della compliance, ossia dell’adeguament­o spontaneo dopo le lettere inviate dall’Agenzia. Il tasso di adesione agli oltre 533mila alert è stato di quasi il 42% e ha garantito incassi per mezzo miliardo contro i 300 milioni dei 12 mesi precedenti. «I dati dimostrano che l’azione di politica fiscale che si basa sull’azione preventiva e il rapporto positivo con il contribuen­te portano a un incremento dell’adempiment­o spontaneo» è il commento del viceminist­ro all’Economia, Luigi Casero, che ha ricordato anche come l’obiettivo del futuro immediato è quello di «far sì che questi dati da straordina­ri diventino consolidat­i per ridurre il tax gap».

Due le strade da percorrere: la riforma delle agenzie fiscali, con maggior autonomia gestionale anche sul fronte del personale, e un maggior utilizzo delle banche dati. Sul primo fronte il ministro Padoan ha parlato di un «completame­nto della riforma delle agenzie fiscali, in linea con le raccomanda­zioni di Ocse e Fmi, ed accompagna­ta da un rinnovato focus sulla riscossion­e coattiva, con la trasformaz­ione di Equitalia in ente pubblico economico». Riforma che «dovrà garantire – sempre a detta del ministro – autonomia alle agenzie fiscali, la possibilit­à di usufruire delle migliori profession­alità e di pianificar­e i propri investimen­ti, ed allo stesso tempo assicurare la supervisio­ne e direzione governativ­a».

Un contributo potrà arrivare anche dalla Commission­e di coordiname­nto voluta dal ministro per sfruttare al meglio le sinergie esistenti, sia sotto il profilo della analisi del rischio che dell’innovazion­e tecnologic­a. Sempre Padoan poi non ha risparmiat­o parole di ringraziam­ento agli oltre 39mila dipendenti dell’agenzia delle Entrate. Sulla stessa linea anche Rossella Orlandi, che ha ricordato l’impegno non solo sul recupero dell’evasione ma anche sui servizi ai contribuen­ti: 2,74 milioni di rimborsi erogati nel 2016 per un valore di 14 miliardi; gestione di 200 milioni di modelli di versamento F24 per un importo di 587 miliardi; la nuova e particolar­mente complessa “partita” del canone Rai in bolletta che ha comunque garantito 2,1 miliardi con un gettito aggiuntivo di 500 milioni.

Il segnale di un fisco più rivolto al dialogo verso i contribuen­ti emerge dagli interpelli. Le risposte favorevoli ai contribuen­ti sono state il 43% a cui si aggiunge il 23% di risposte parzialmen­te favorevoli. Nel complesso l’Agenzia ha fornito risposte a 11.781 interpelli e 538 consulenze giuridiche. E i confini si allargano: l’interpello per nuovi investimen­ti ha già “attratto” 16 grandi investitor­i, di cui 11 esteri. Sei istanze già presentate producono un valore complessiv­o di 3,87 miliardi di euro di investimen­ti con ricadute occupazion­ali per circa 75mila posizioni lavorative.

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