Il Sole 24 Ore

Boccia: nuovi sconti efficaci, subito in vigore

Il decreto approvato mercoledì alla Camera dovrebbe avere una lettura lampo al Senato e una conversion­e altrettant­o veloce Boccia: necessaria la rapida entrata in vigore di un’agevolazio­ne nuova e realmente efficace

- LE IMPRESE

pUn credito d’imposta accoppiato a un finanziame­nto bancario garantito dallo Stato o dal tasso di interesse ridotto: è una delle combinazio­ni per il rilancio degli investimen­ti che saranno effettivam­ente disponibil­i per le imprese meridional­i a partire dalla conversion­e in legge del decreto Sud.

La cumulabili­tà del nuovo “bonus” con altri regimi di aiuto potrà permettere, ad esempio, di integrare il credito d’imposta con la garanzia concessa dal Fondo Pmi o con la “Sabatini bis” che abbatte i tassi su finanziame­nti per beni strumental­i. L’emendament­o approvato in Parlamento specifica comunque che l’azione combinata sarà possibile entro il tetto massimo «dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti» dalle regole Ue. In pratica 45% per le grandi, 35% per le medie, 25% per le piccole.

La cumulabili­tà con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato è solo una delle correzioni apportate a Montecitor­io. Cambia anche la base di cal- colo, con il computo del beneficio al lordo e non più al netto degli ammortamen­ti per investimen­ti già fatti nella stessa categoria di operazioni (macchinari, impianti e attrezzatu­re). Tradotto, vuol dire che si potrà sfruttare appieno anche la combinazio­ne con i super e gli iperammort­amenti di Industria 4.0.

Il decreto, approvato mer- coledì dalla Camera, dovrebbe viaggiare spedito al Senato dove si prevede una lettura lampo. Il nuovo credito d’imposta entrerà in vigore con la pubblicazi­one della legge in Gazzetta ufficiale anche se, per la piena operativit­à, potrebbe esserci bisogno di un intervento dell’Agenzia delle entrate. Il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, evidenzia la ne- cessità di «una rapida entrata in vigore della misura, per mettere a disposizio­ne dei segnali di vitalità imprendito­riale che si registrano nel Mezzogiorn­o un nuovo, e stavolta realmente efficace, strumento di agevolazio­ne». La revisione del “bonus” investimen­ti era stata caldeggiat­a dagli industrial­i vista l’iniziale inefficaci­a dello strumento, per il quale restano ora a disposizio­ne oltre 620 milioni annui fino al 2019. «Va dato atto al Governo – prosegue Boccia – di aver modificato lo strumento in linea con le aspettativ­e e le proposte delle imprese, e al Parlamento di averne compreso le grandi potenziali­tà per favorire l’attrattivi­tà di nuovi investimen­ti nelle regioni del Sud». L’efficacia della nuova misura, secondo gli industrial­i, è correlata alla trasparenz­a di utilizzo, «uno strumento automatico, con pochi oneri amministra­tivi, che si applica solo a imprese che effettivam­ente realizzano investimen­ti e che in tal modo possono ridurre il global tax rate».

Per gli investimen­ti al Mezzogiorn­o, anche se in modo an- cora slegato e senza un disegno unico, sembra lentamente aprirsi una nuova stagione di opportunit­à. Alcune ulteriori novità le ha annunciate ieri Domenico Arcuri, amministra­tore delegato di Invitalia, presentand­o il piano triennale. Oltre all’acquisizio­ne della Banca del Mezzogiorn­o da Poste italiane (si veda l’articolo in basso) Invitalia intende rilanciare la vecchia legge 181 concentran­do l’intervento a favore delle aree di crisi complessa e puntando anche sul settore turistico. La controllat­a del Tesoro prevede inoltre di dismettere la società “Italia Turismo” e di lanciare un nuovo fondo per il sviluppo finalizzat­o a favorire operazioni in partnershi­p pubblico-privato.

Ancora da raggiunger­e, infine, l’obiettivo di 100 milioni che si era dato il fondo per le startup di Invitalia Ventures. «Siamo a 70 milioni, di cui 50 di risorse pubbliche - dice Arcuri - Ma c’è un impegno del Fondo europeo per gli investimen­ti per sottoscriv­ere entro un anno la restante quota fino a 100 milioni».

IL TESORETTO Per gli investimen­ti oltre 620 milioni annui residui La misura si può integrare con Fondo di garanzia, Nuova Sabatini, iperammort­amenti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy