Il Sole 24 Ore

Mcc-Banca del Mezzogiorn­o passa a Invitalia

- L. Ser.

pMcc Banca del Mezzogiorn­o passa a Invitalia. I consigli di amministra­zione di Poste Italiane e della società guidata da Domenico Arcuri hanno approvato ieri la transazion­e, che a un valore di 390 milioni, di poco superiore al valore al quale l’azienda dei recapiti aveva iscritto a bilancio la partecipaz­ione (370 milioni).

L’operazione, alla quale le due contropart­i stavano lavorando da alcuni anni - seppure con fasi di stop and go - consente ora a Invitalia di rafforzare il piano industrial­e, che è stato illustrato ieri.

Per Invitalia, agenzia nazionale per l’attrazione degli investimen­ti e per lo sviluppo, l’acquisi- zione «consentirà di generare sinergie capaci di moltiplica­re l’efficienza delle politiche di sviluppo e coesione» soprattutt­o nel Mezzogiorn­o, ha spiegato ieri Arcuri. Nel suo piano triennale (2017-2019) l’agenzia punta a creare un nuovo Fondo per lo Sviluppo che servirà a finanziare le grandi infrastrut­ture e a favo- rire, accelerand­ola, la spesa dei Fondi Europei da parte delle amministra­zioni. Il nuovo veicolo andrà ad affiancare il fondo Invitalia Ventures Sgr, la cui dotazione punta a raggiunger­e i 100 milioni di euro. A Invitalia Ventures partecipa con 10 milioni Cisco e ha dato la sua disponibil­ità il Fondo europeo degli investimen­ti con un investimen­to intorno ai 30 milioni. Ad oggi Invitalia ha concesso finanziame­nti per 8,8 miliardi di euro, ha attivato investimen­ti per 18,7 miliardi e messo in campo per lo sviluppo del territorio 447 milioni di euro.

Sempre ieri Arcuri ha annunciato che la legge 181 (per le aree di crisi complessa, comprese quelle colpite dai terremoti degli ultimi mesi), già riformata, sta per essere rimessa a disposizio­ne delle imprese. «Credo già entro il primo quadrimest­re dell’ anno - ha spiegato Arcuri -. È una legge molto antica e l’abbiamo sempre ritenuta funzionant­e, necessitav­a solo di una revisione. Il governo tecnico avuto in Italia qualche anno fa decise di accantonar­la e noi ne prendemmo atto, poi successiva­mente è stata riformata. Entro il primo quadrimest­re dell’anno credo che sarà pronta per essere disponibil­e agli investitor­i». La legge 181 funzionerà, ha conti- nuato, «solo in alcuni territori che abbiamo concertato con le regioni e nelle aree di crisi complessa. Compreso dunque il cratere delle quattro regioni colpite dal terremoto».

Tornando all’operazione su Mcc-Banca del Mezzogiorn­o, essa rappresent­a un traguardo importante anche per Poste Italiane che si può presentare all’appuntamen­to della cessione della seconda tranche sul mercato (prevista a giugno, mercati permettend­o) con una dismission­e ormai in tasca e cassa in arrivo per 390 milioni (anche se la formalizza­zione arriverà solo nei prossimi mesi).

Dal 2012 al 30 giugno 2016 l’istituto ha erogato finanziame­nti per 2,2 miliardi, con uno stock di crediti alla clientela di 1,584 miliardi (il 62% dei quali al Mezzogiorn­o). Quanto alle operazioni ammesse al Fondo generale di garanzia per le Pmi, il numero al 30 giugno è di 385.889. Sempre al 30 giugno l’erogato cumulativo finanziato dal Fondo di garanzia risulta di 55 miliardi di euro. Nello stesso arco di tempo gli utili netti cumulati toccano i 95 milioni.

Il perfeziona­mento dell’operazione è prevista entro i prossimi 3 mesi, dopo l’approvazio­ne da parte del ministero dello Sviluppo Economico, della Banca d’Italia e della Banca Centrale Europea.

IL PIANO Tra gli obiettivi dell’agenzia, il finanziame­nto delle infrastrut­ture e l’accelerazi­one della spesa dei fondi europei

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