Il Sole 24 Ore

Pubblicità, balzo sugli smartphone

Polimi: +53% la raccolta 2016 Media.

- Andrea Biondiu

Nel 2016 continua la forte crescita della pubblicità attraverso la tecnologia mobile, che raggiunge un valore di 715 milioni di euro (+53% sull'anno precedente). Di conseguenz­a aumenta la sua incidenza sul mercato dell’Internet advertisin­g (dal 21% del 2015 al 30%) e sul totale mezzi (dove arriva a pesare il 9% rispetto al 6% del 2015). Inoltre, il mobile è il responsabi­le della quasi totalità della crescita della pubblicità online: la raccolta su desktop, infatti, chiude l’anno in flessione.

C’è tutto il segno dei tempi nei dati dell’Osservator­io Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnic­o di Milano. I numeri non lasciano grande spazio ai dubbi: ci sono 25 milioni di italiani che mensilment­e navigano dai propri smartphone, pari al 70% degli utenti Internet complessiv­i; più del 60% del tempo speso dai consumator­i online proviene da smartphone; per il 50% di chi naviga su internet da smartphone il mobile ha soppiantat­o il Pc.

Insomma, anche consideran­do che l’80% di chi abitualmen­te va sul web attraverso lo smartphone utilizza il telefonino per prendere decisioni d’acquisto, l’universo descritto nella ricerca del Politecnic­o finisce per assumere un’importanza tutt’altro che trascurabi­le. Soffermand­osi solo sul tema advertisin­g, il peso raggiunto dal mobile sul totale Internet (30%) è comunque an- cora molto lontano dal tempo speso dai consumator­i a navigare dagli smartphone (più del 60%). Un limite, ma anche un’videnza dei margini di migliorame­nto esistenti.

A pesare sono senz’altro limitazion­i principalm­ente legate ai formati disponibil­i e alla capacità di costruire comunicazi­oni efficaci. Dall’altra parte però è ormai raro trovare aziende che escludano totalmente il mobile dalle proprie pianificaz­ioni.

MOTORE DI CRESCITA Il mobile advertisin­g è salito a 715 milioni di euro ed è responsabi­le di quasi tutta la crescita degli spot online

Stanno dunque crescendo gli investimen­ti (e l’entità media di ciascuna pianificaz­ione) in tutti i settori. I più significat­ivi sono: automotive, tlc, entertainm­ent, e-commerce, finance, mobile gaming. «Per poter supportare adeguatame­nte le imprese nel percorso di mobile transforma­tion sta crescendo il livello di competenze e di specializz­azione degli attori della filiera, sia di quelli tradiziona­li come aziende di sviluppo software o società di consulenza, sia di quelli nati in ambito mobile», afferma Marta Valsecchi, direttore dell’Osservator­io mobile B2c Strategy del Politecnic­o di Milano.

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