Pubblicità, balzo sugli smartphone
Polimi: +53% la raccolta 2016 Media.
Nel 2016 continua la forte crescita della pubblicità attraverso la tecnologia mobile, che raggiunge un valore di 715 milioni di euro (+53% sull'anno precedente). Di conseguenza aumenta la sua incidenza sul mercato dell’Internet advertising (dal 21% del 2015 al 30%) e sul totale mezzi (dove arriva a pesare il 9% rispetto al 6% del 2015). Inoltre, il mobile è il responsabile della quasi totalità della crescita della pubblicità online: la raccolta su desktop, infatti, chiude l’anno in flessione.
C’è tutto il segno dei tempi nei dati dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano. I numeri non lasciano grande spazio ai dubbi: ci sono 25 milioni di italiani che mensilmente navigano dai propri smartphone, pari al 70% degli utenti Internet complessivi; più del 60% del tempo speso dai consumatori online proviene da smartphone; per il 50% di chi naviga su internet da smartphone il mobile ha soppiantato il Pc.
Insomma, anche considerando che l’80% di chi abitualmente va sul web attraverso lo smartphone utilizza il telefonino per prendere decisioni d’acquisto, l’universo descritto nella ricerca del Politecnico finisce per assumere un’importanza tutt’altro che trascurabile. Soffermandosi solo sul tema advertising, il peso raggiunto dal mobile sul totale Internet (30%) è comunque an- cora molto lontano dal tempo speso dai consumatori a navigare dagli smartphone (più del 60%). Un limite, ma anche un’videnza dei margini di miglioramento esistenti.
A pesare sono senz’altro limitazioni principalmente legate ai formati disponibili e alla capacità di costruire comunicazioni efficaci. Dall’altra parte però è ormai raro trovare aziende che escludano totalmente il mobile dalle proprie pianificazioni.
MOTORE DI CRESCITA Il mobile advertising è salito a 715 milioni di euro ed è responsabile di quasi tutta la crescita degli spot online
Stanno dunque crescendo gli investimenti (e l’entità media di ciascuna pianificazione) in tutti i settori. I più significativi sono: automotive, tlc, entertainment, e-commerce, finance, mobile gaming. «Per poter supportare adeguatamente le imprese nel percorso di mobile transformation sta crescendo il livello di competenze e di specializzazione degli attori della filiera, sia di quelli tradizionali come aziende di sviluppo software o società di consulenza, sia di quelli nati in ambito mobile», afferma Marta Valsecchi, direttore dell’Osservatorio mobile B2c Strategy del Politecnico di Milano.