Più continuità ai somministrati
I sindacati hanno inviato la piattaforma per il nuovo accordo che riguarderà 700mila addetti Mattina (Assolavoro): è necessario valorizzare il secondo livello
pContinuità occupazionale e continuità salariale. È questo il cuore delle richieste della piattaforma che FelsaCisl, Nidil-Cgil e UilTemp hanno inviato ad Assolavoro per il rinnovo del contratto collettivo nazionale delle agenzie di somministrazione di lavoro. Il testo approvato dalle assemblee dei lavoratori, interessa oltre 700mila lavoratori, per lo più giovani.
Nella premessa i sindacati spiegano che questo rinnovo dovrà caratterizzarsi per il rafforzamento della condizione dei lavoratori con contratti a tempo determinato più l unghi, più contratti a tempo indeterminato, maggiore tutela del lavoratore all’interno del mercato grazie ad uno sviluppo delle politiche attive e delle prestazioni offerte dalla bilateralità. Anche per questo, per le fasi di non lavoro che possono capitare a chi ha un contratto di somministrazione, viene considerato necessario ottimizzare le dinamiche che tendono alla riqualificazione dei lavoratori e alla valorizzazione del welfare di settore. In particolare rafforzando il rapporto tra politiche attive e politiche passive.
La piattaforma esamina molti aspetti che riguardano positivo aumento dei contratti con il rafforzamento della condizione dei lavoratori sul versante economico, su quello della formazione, della ricollocazione e della riqualificazione professionale. In un’ottica legata alla valorizza- zione delle politiche attive si chiede il miglioramento della formazione.
Le imprese, dal canto loro, hanno ricevuto il documento e, come spiega Enzo Mattina, vicepresidente di Assolavoro, delegato alle relazioni sindacali, «lo stanno analizzando. La storia delle relazioni sindacali del settore, d’altronde, si è sempre contraddistinta per la capacità di trovare accordi anche fortemente innovativi e Assolavoro, in quanto parte datoriale, ha avuto sempre un riconosciuto ruolo di protagonista». Grande importanza, per i datori di lavoro, «dovrà essere data «alla contrattazione decentrata - aggiunge Mattina -. Su questo fronte abbiamo già avviato da tempo una interlocuzione promettente con le confederazioni sindacali per valorizzare le qualità specifiche del contratto di somministrazione in maniera capillare nei contratti di prossimità».