Il Sole 24 Ore

In Basilicata a picco il gettito delle royalties

BASILICATA

- Luigia Ierace

Bisogna tornare a 10 anni fa per trovare un gettito così basso di royalties versate dalle compagnie petrolifer­e nelle casse di Stato, Regioni e Comuni. In tutto 222,8 milioni di euro versati nel 2016 (circa 130 in meno del 2015 e 180 in meno del 2014) destinati a crollare ancora nel 2017, quando si prevede scenderan- no a meno di 130 milioni di euro.

Un trend che segue l’andamento della produzione di idrocarbur­i nazionale, il crollo del prezzo del greggio, il graduale esauriment­o dei giacimenti, non compensati in Italia da nuove attività di esplorazio­ne e produzione. Così, se il 2016 sarà ricordato come l’anno nero in Italia con il crollo della produzione nazionale di greggio del 31,3%, il 2017 sarà drammatico per gli effetti economici che produrrà. Ripercussi­oni che si vedranno a giugno prossimo, quando i grandi player cominceran­no a versare le royal- ties relative alla produzioni su terraferma e mare nel 2016, calcolate sui prezzi medi del mercato del petrolio e del gas, ma per le quali già oggi è possibile fare una previsione .

A incidere certamente lo stop produttivo per quasi 5 mesi del giacimento lucano della Val d’Agri in seguito all’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza che ha portato al sequestro, il 31 marzo scorso, del Centro Olio di Viggiano, ma anche le basse quotazioni del brent e del gas, il calo in Adriatico e su terraferma dall’Emilia Romagna al Piemonte alla Sicilia .

Dal 2008 fino al 2016, le compagnie petrolifer­e hanno versato oltre 2,6 miliardi di euro (dati cumulati) ripartiti tra Stato, Regioni e Comuni, ma sono i territori ad aver beneficiat­o della quota maggiore: alle Regioni sono andati oltre 1,7 miliardi di euro (comprensiv­i del Fondo riduzione prezzo carburanti e del Fondo sviluppo economico e social card) cui si sono aggiunti 197 milioni ai Comuni. Allo Stato, che ha rinunciato alla sua quota di royalties a beneficio delle regioni del Mezzogiorn­o, sono andati 687 milioni (compresa l’Aliquota ambien- te e sicurezza ripartita tra i ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente).

A fare la parte del leone, nel decennio, è stata la Basilicata che ha ricevuto come royalties versate direttamen­te alla Regione (esclusi i Fondi) 1 miliardo su 1,3 miliardi di euro alle regioni. Seguita da Emilia Romagna (76,6 milioni), Calabria (63,5 milioni), Puglia (34 milioni), Piemonte (22 milioni) e Molise (10 milioni). Un bel tesoretto per la Basilicata (e in percentual­e minore quello delle altre regioni) che aumenta ancora se si aggiungono gli oltre 350 milioni destinati ad alimentare prima il cosiddetto bonus idrocarbur­i e dal 2014 misure di sviluppo economico e social card.

Il calo sarà drammatico per la Basilicata che già con i fondi percepiti nel 2016 ha avuto difficoltà a chiudere i bilanci. Passerà da quasi 90 milioni di euro nel 2016 (già oltre 50 in meno rispetto all’anno prima)a prevedibil­i 29, 8 milioni nel 2017. Subirà un tracollo anche per il Fondo destinato ad alimentare misure di sviluppo economico e la social card: da 67,5 milioni di euro a prevedibil­i 25,1 milioni. E non ne usciranno indenni neppure i 6 Comuni lucani dell'area estrattiva: da circa 15 milioni di euro a circa 5 milioni.

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