Beauty da record negli scali
a Estée Lauder e L’Oréal hanno delle divisioni interne dedicate, Shiseido si è aggiunta l’anno scorso. Ma non solo i colossi: anche le aziende più piccole del beauty investono in quello che sta diventando uno dei canali di vendita più promettenti e performanti, il travel retail. Lo dimostrano gli ultimi dati disponibili: secondo Generation Research, nei primi nove mesi 2016 la cosmetica è stato il segmento con la crescita maggiore, del 9,6% a 16,2 miliardi di dollari, pari quasi a un terzo del fatturato totale del travel retail mondiale.
Le previsioni sono positive visto anche che, con l’aumentare del traffico di passeggeri, aumentano anche le possibilità di intercettare nuovi target, come i millennials o i consumatori di Cina e Brasile che viaggiano sempre di più, come ha spiegato il direttore del travel retail del gruppo L’Oréal, Vincent Bonay, alla conferenza che il gruppo francese ha dedicato al settore lo scorso ottobre: «Il futuro è brillante per il travel retail e noi ne faremo parte. Molte persone scoprono nuovi marchi proprio mentre viaggiano».
Gli aeroporti possono offrire una shopping experience che fa concorrenza a quella dei più grandi e lussuosi centri commerciali del mondo. L’ora d’oro, così è infatti chiamato il tempo che intercorre da quando un passeggero passa i controlli di sicurezza e si imbarca, diventa così, per i marchi di cosmetica, una importante occasione per promuovere i loro prodotti con offerte esclusive. Un esempio è Revlon
Per i marchi è l’occasione per intercettare nuovi target e offrire una shopping experience indimenticabile
che l’hanno scorso ha lanciato una speciale collezione da viaggio dedicata ai passeggeri.
Collistar è presente all’interno di travel retail shop nei principali scali italiani (tre a Milano, a Verona, Firenze, Napoli, sette a Roma, tre a Venezia, Palermo, Bari, Torino, Bologna) e in alcuni europei (tre a Bruxelles e a Eindhoven) con ricavi pari a circa il 5% del turnover internazionale. E nel corso di quest’anno sono previste le aperture di Mosca, San Pietroburgo e Francoforte.
«A oggi siamo nei duty free di Linate, Malpensa e Orio al Serio con i brand Ferrari, Liu Jo, Bikkembergs e Sergio Tacchini - racconta Emanuel Trevisan, country manager Italia di Perfume Holding -. Per il 2017, la nostra priorità sarà di allargare la nostra presenza nei duty free dei principali aeroporti italiani, aumentando il peso del business del travel retail sul fatturato totale. Stiamo registrando performance molto positive da anche da Griffair, catalogo Alitalia, dove siamo presenti con il nostro brand di punta Ferrari».
Anche Shiseido sta spingendo l’acceleratore sul travel retail con la creazione, a maggio dell’anno scorso, di una divisione dedicata. La nuova unità multibrand include i marchi di skincare, make-up e fragranze del gruppo giapponese e si sta concentrando su quattro aree chiave: Asia Pacifica, Europa, Medio Oriente e Africa, Americhe. La nuova divisione rientra nel piano strategico del gruppo che prevede di raggiungere un utile operativo di 800 milioni di dollari entro il 2020.
Ha iniziato la sua avventura negli scali di tutto il mondo ormai da anni, Estée Lauder che è presente in 285 aeroporti che servono 316 milioni di passeggeri in partenza, come si legge sul sito della compagnia. Il travel retail è un segmento strategico per il colosso americano che negli scali ha boutique con tutti i suoi marchi, da Aveda a Jo Malone, Mac, L’Occitane, Mont Blanc e Hugo Boss.