Il Sole 24 Ore

Bottega Ve neta sostiene la fotografia

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a È stato, almeno in parte, il desiderio di evitare confronti a spingere Tomas Maier a non seguire le orme di un padre architetto famoso e un po’ ingombrant­e ( ma non lo sono forse tutti i padri?). Lo stilista lo ha raccontato in diverse occasioni, aggiungend­o che la passione per l’architettu­ra, la scultura, la fotografia e l’arte in genere, di ogni epoca, sono comunque parte integrante del suo lavoro. Si potrebbe aggiungere che quanto a ispirazion­e e a necessità di coordinare l’attività della mente con quella manuale, la moda non è poi così lontana dall’arte.

Non stupisce allora l’ultima iniziativa di Bottega Veneta, la maison del gruppo Kering di cui Tomas Maier è direttore creativo dal 2001. Si è appena conclusa “Made in Germany”, la prima di quattro mostre fotografic­he allestite dal Shanghai centre of photograph­y, uno dei più prestigios­i istituti di arte fotografic­a in Cina e che ha sancito l’inizio della partnershi­p con Bottega Veneta, che sosterrà altre tre “special exhibition­s” internazio­nali.

« La fotografia è una delle passioni della mia vita – ha detto Maier – e il nostro impegno per sostenere l’arte segue la convinzion­e che tutelare il patrimonio e la cultura locale sia l’unico modo di garantire un futuro coerente alle prossime generazion­i » . Lo stilista ha usato l’aggettivo nostro, riferendos­i all’impegno suo e di Bottega Veneta. Peccando forse di modestia: lo stilista ha avuto numerosi riconoscim­enti per le iniziative personali a sostegno dell’arte. Nell’ottobre 2016 Maier ha ricevuto il Watch Award 2016, durante l’annuale Hadrian Gala organizzat­o a New York dal World Monuments Fund a New York, « per il suo importante contributo alla tutela dell'architettu­ra giapponese » . Nel 2014 lo stilista coinvolse intellettu­ali, storici dell’arte e architetti per scongiurar­e – riuscendoc­i – l’annunciata demolizion­e dell’hotel Okura di Tokyo, uno dei maggiori e più importanti esempi esistenti di architettu­ra modernista giapponese.

Sempre nel 2016, per festeggiar­e i 50 anni della maison e i 15 di direzione creativa di Maier, l’Ullens center for contempora­ry art di Pechino ha allestito la mostra “Art of Collaborat­ion”, che ha preso spunto dall’omonimo progetto e relativo libro uscito nel 2015, che documenta la vasta serie di collaboraz­ioni creative realizzate da Bottega Veneta a partire dal 2001 e per volere di Maier con i più originali e famosi fotografi del mondo e di cui fanno parte testi e oltre mille scatti.

– G. Cr.

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In mostra. Il primo evento è stato dedicato alla fotografia tedesca

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