Successo per il cinema a due euro
Più di 5,5 milioni di spettatori hanno risposto, nei sei mercoledì programmati, all’iniziativa Cinema2day, con il biglietto di ingresso nelle sale a due euro. Lo scorso mercoledì è stato l’ultimo del calendario previsto dal progetto messo a punto da ministero dei Beni culturali e associazioni di categoria (Anica, Anec e Anem)e oltre un milione di persone hanno fatto la fila alle casse dei cinema.
Altrettanto è accaduto a gennaio - il mese con il picco più alto di spettatori richiamati da Cinema2day: quasi 1.131.000 - così come a ottobre e novembre dello scorso anno, mesi in cui il secondo mercoledì del mese ha sempre visto un’affluenza nelle sale di oltre un milione di spettatori.
Numeri al di sotto del milione a settembre e dicembre, rispettivamente 598mila e 827mila circa biglietti staccati: nel primo caso, però, si è scontato il fattore debutto, dato che l’iniziativa Cinema2day è stata presentata dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, lo scorso anno al Festival di Venezia e 14 giorni dopo è partita.
Sul fronte degli incassi, il punto più alto si è registrato, ovviamente, a gennaio (con 2,3 milioni di euro), ma anche a ottobre, novembre e febbraio ci si è tenuti al di sopra dei due milioni di introiti. A settembre e dicembre, invece, ci si è attestati, rispettivamente, a 1,2 e 1,7 milioni di euro.
Con questi numeri, il ministro Franceschini ha potuto parlare di successo dell’iniziativa, di «risultati straordinari», considerata la «media di un milione di spettatori (...) dunque tra quelle con le maggiori presenze e i migliori incassi di tutto l’anno, con performance superiori, in almeno tre occasioni, persino al giorno di Natale».
Un «progetto condiviso di grande impatto - ha proseguito il ministro - che per la prima volta ha offerto ai cittadini la possibilità di vivere una volta al mese l’imperdibile esperienza dei film in sala a soli due euro, per tutti e in tutta Italia».
Si tratta ora di capire se l’iniziativa potrà essere replicata. Franceschini se lo auspica e nel tracciare un bilancio di questi primi sei mesi ha rivolto un invito alle associazioni di categoria perché il progetto continui per un altro semestre, così da poter fare un bilancio su un interno anno, mettendo a fuoco anche il periodo estivo, quando le sale sono vuote.
Gli operatori del settore stanno, al momento, meditando il da farsi. Si tratta, infatti, di raccogliere le valutazioni degli esercenti, visto che sono stati circa 3mila i cinema coinvolti dal progetto che ogni secondo mercoledì degli ultimi sei mesi hanno dovuto programmare tutti i film - tranne quelli in 3D e gli eventi speciali - a prezzo scontato.
Franceschini confida nella possibilità di proseguire il progetto, anche perché «la grande mobilitazione, le petizioni online e le migliaia di mail - sottolinea il ministro - dimostrano che siamo sulla strada giusta verso l’obiettivo ambizioso che ci eravamo posti: quello di riportare il cinema tra le buoni abitudini dei cittadini».