Così la blockchain entra in vettura
La scorsa primavera è stata fra i vincitori della Car Innovation 2016, la call for ideas lanciata da Euro Engineering e Digital Magics e aperta alle startup innovative impegnate nel settore automotive. CarMe.io, come conferma al Sole24ore uno dei suoi fondatori ed attuale Ceo della società, Gabriele Marazzi, nasce qualche tempo prima e precisamente da un’idea sviluppata durante un’edizione dell’Innovaction Lab guidato Augusto Coppola. «L'idea – spiega Marazzi - ha preso corpo nel 2015 in una società, CarMe.io, grazie all’investimento da 25mila euro effettuato dall’acceleratore Working Capital di Tim. La nostra piattaforma di servizi, inizialmente, guardava al car sharing e al car pooling in modalità peer to peer, poi ha preso una direzione più business, orientandosi alla gestione delle flotte aziendali e all’analisi e all’elaborazione dei dati raccolti dalle auto connesse, per trasformare questi dati in informazioni utili». Il primo cliente della startup è stata la cooperativa di Taxi 3570, per la quale è stato avviata soluzione che ha portato oggi l’azienda ad accettare i Bitcoin come forma di pagamento tramite app mobile. «Il 2016 – spiega infatti Marazzi - è stato un anno di stallo per il progetto: non trovando altri clienti, il team composto unicamente da quattro tecnici informatici si è concentrato su lavori di consulenza e ha avviato verso la fine dell’anno un nuovo progetto, SpidChain, un servizio destinato a quelle aziende che hanno la necessità di gestire in modo sicuro le identità digitali dei loro clienti, sfruttando un’app mobile, un software erogato in modalità as a service e la tecnologia blockchain». Il progetto ottiene diversi riconoscimenti. Viene selezionato dal programma di accelerazione di E&Y partito proprio questa settimana (con la multinazionale britannica è prossimo un accordo di partnership per la fornitura di servizi legati alla blockchain e agli smart contracts) e si aggiudica in un hackaton promosso da Agid. E l’automotive, mondo nel quale è nata la storia della startup? Non è abbandonato. «I due progetti si completano – conferma in proposito Marazzi – e CarMe.io potrebbe portare la tecnologia blockchain nell’automotive, offrendo servizi di car sharing e car pooling tramite smart contract e sistemi di gestione dell’identità digitale p2p propri del progetto SpidChain.com».