Il Sole 24 Ore

Abertis sale al 60% di A4 Holding

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Abertis ha rilevato per 47,5 milioni l’8,53% di A4 Holding attraverso l’acquisto delle azioni detenute da Società delle Autostrade Serenissim­a (di cui sono soci il Gruppo Mantovani con il 36,23% e il Gruppo Gavio con una quota del 25,3%) e dal Gruppo Mantovani direttamen­te (0,16%). Tramite questa operazione, Abertis deterrà quasi il 60% (59,93%) di A4 Holding.

produzione mondiale di rame potrebbe ridursi di circa il 10% nelle prossime settimane, provocando un deficit di offerta sul mercato. La miniera cilena Escondida, la più grande del pianeta, è ferma da ieri per sciopero. E a giorni le attività estrattive rischiano di interrompe­rsi anche a Grasberg, altro maxi-deposito di rame e oro, in Indonesia. In tutto le due miniere hanno una capacità produttiva intorno a 1,7 milioni di tonellate l’anno.

Intanto ulteriori difficoltà si profilano in Perù, dove da tre giorni centinania di manifestan­ti stanno bloccando le strade nei pressi della miniera di Las Bambas, che nel 2016 ha prodotto oltre 300mila tonnellate di rame, impedendo ai carichi di concentrat­i di raggiunger­e il porto di Matarani.

Solo le proteste peruviane sono un vero imprevisto. Già da qualche settimana gli investitor­i hanno ben presenti i rischi relativi a Escondida e a Grasberg. E forse anche per questo le quotazioni del rame ieri non si sono impennate all’entrata in sciopero dei minatori cileni. Con il dollaro forte il metallo rosso è anzi finito sotto pressione, perdendo circa l’1% al London Metal Exchange (Lme) per attestarsi intorno a 5.840dollari per tonnellata (base tre mesi).

All’inizio di febbraio il rame si era però spinto fino a 6.007 $, al cumine di un lungo rally innescato lo scorso novembre dall’elezione di Donald Trump e dalle sue promesse di varare un piano

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