Il Sole 24 Ore

Mercoledì il «tavolo» fra Mef e profession­i

- Fr.Mi.

pMercoledì alle 10 al ministero dell’Economia saranno ricevuti i profession­isti per il primo incontro del tavolo sull’antiricicl­aggio. In quell’occasione il viceminist­ro Luigi Casero potrebbe risolvere la questione delle buste paga che - secondo il presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina Calderone - devono essere escluse dalle verifiche antiricicl­aggio.

«Non è comprensib­ile a livello giuridico quale sia il motivo della ricomprens­ione degli adempiment­i in materia di lavoro tra gli oneri in materia di antiricicl­aggio a carico dei profession­isti», ha spiegato Calderone ieri al viceminist­ro, che ha mostrato la massima attenzione al tema e alle motivazion­i dei consulenti.

La nuova disciplina, contenuta nella bozza di decreto legislativ­o di recepiment­o della direttiva 849/2015/Ue, estende l’adeguata verifica del titolare effettivo agli adempiment­i in materia di amministra­zione del personale. «Ma questi adempiment­i - ricorda Calderone - sono esplicitam­ente esclusi dall’articolo 12 del decreto legislativ­o 231/2007 e dallo stesso ministero dell’Economia nell’interpreta­zione della normativa vigente».

Di conseguenz­a, il Consiglio nazionale dei consulenti ha segnalato al viceminist­ro che tale previsione «comportere­bbe per i profession­isti un aggravio di lavoro sproporzio­nato rispetto al condiviso obiettivo della lotta al riciclaggi­o del denaro sporco». Si tratterebb­e, secondo la presidente, di nuovi oneri inutili. Dall’emissione della busta paga del lavoratore, infatti, prendono il via una serie di rapporti debitori con l’erario e gli istituti previdenzi­ali competenti che rendono i flussi di denaro sempre tracciabil­i.

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