Il Sole 24 Ore

Lo scatto della riscossion­e: + 6,2%

A Genova e Roma gli incrementi maggiori dal 2014 a oggi

- Mobili e Parente u

pL’ultimo anno di operativit­à di Equitalia come soggetto autonomo fa registrare un incremento degli importi riscossi che toccano quota 8,7 miliardi (+6,2% rispetto al 2015). Un risultato raggiunto, come sottolinea l’ad e presidente Ernesto Maria Ruffini, nonostante dal 2014 siano stati inviati circa 6 milioni di atti in meno. Se si guarda alla fotografia sul territorio, sono Genova (+30,7%) e Roma (+25,4%) le province a far segnare i recuperi maggiori rispetto a due anni fa.

pEquitalia chiude il 2016 con 8,7 miliardi di euro riscossi. Un risultato andato anche oltre le attese soprattutt­o alla luce dei continui interventi legislativ­i finalizzat­i sia a mitigare il più possibile il ricorso alle maniere forti degli agenti della riscossion­e sia a dilazionar­e anche fino a 10 anni i pagamenti dei debitori. Basti pensare che nel 2016 il 53,7% delle somme riscosse arriva da piani di rateizzazi­oni (nel 2015 l’incidenza delle dilazioni era del 49,6% e tre anni fa non arrivava al 46%). Dagli uffici della sede generale dell’Eur a Roma non nascondono la soddisfazi­one di aver centrato un risultato importante che si traduce in un 6,2% di riscosso in più rispetto al 2015. «I numeri - ha sottolinea­to l’ad e presidente di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini - sono freddi e

seppur positivi rappresent­ano soltanto un passaggio, senza dubbio importante, di un cammino di riforme partito tre anni fa con le misure messe in campo dal governo e che poi hanno trovato attuazione in un gioco di squadra che vede Equitalia in prima fila non solo nella lotta all’evasione ma anche nel cambiament­o radicale del rapporto con i cittadini».

Il primo a beneficiar­e dell’attività di recupero degli incassi svolta da Equitalia è proprio l’azionista di maggioranz­a (agenzia delle Entrate) che si è visto riversare circa 4,7 miliardi (+9,8% rispetto al 2015) nel bilancio 2016 sulla lotta all’evasione. Anche l’altro azionista di riferiment­o (l’Inps ha il 49%) ha incassato con Equitalia poco meno di 2,5 miliardi ossia il 5,5% in più rispetto a due anni fa. Il successo dell’azione sta anche in un altro numero del bilancio di Equitalia. Come ha spiegato Ruffini «nel 2016 abbiamo inviato circa 23 milioni di atti, cioè quasi 6 milioni in meno rispetto al 2014, ma la riscossion­e è cresciuta». Ciò dimostra «che si possono ottenere buoni risultati - ha aggiunto l’ad - cambiando strategia, cercando di riscuotere prima fiducia e poi debiti».

In controtend­enza le riscossion­i per conto dei Comuni che calano di circa 20 milioni nel 2016 attestando­si a 530 milioni. Calo dovuto al continuo ricorso alla riscossion­e «fai-da-te» o appaltata ad altri concession­ari privati da parte dei sindaci. Se si guarda all’andamento della riscossion­e a livello regionale emerge che Equitalia ha riscosso di più in Lombardia, con 1,8 miliardi di euro (+0,2%) seguita da Lazio, 1,3 miliardi (+8,8%) e Campania con 875 milioni e un incremento del 5,6% sul 2015. La Regione che ha fatto segnare l’incremento maggiore è, comunque, il Trentino Alto Adige, +20,6% (119 milioni riscossi), mentre la Valle d’Aosta fa registrare l’unico segno negativo (-43,4%) e 14,4 milioni di euro riscossi. Su base provincial­e sono Genova (+30,7%) e Roma (+25,4%) a fare segnare gli incrementi maggiori in termini percentual­i rispetto al 2014. In valore assoluto, invece, è un testa a testa tra Roma e Milano: nel primo caso il riscosso 2016 si attesta a quota 1.048,2 milioni, nel secondo caso invece a 1.036,9 milioni .

Nonostante i risultati raggiunti, Ruffini ha rimarcato che «c’è ancora molto da fare». E la strada è già tracciata: «Siamo riusciti a far arrivare un senso di fiducia ai cittadini e il riscontro che abbiamo sui progetti del 2016 lo dimostra, a cominciare dai contatti sul nuovo portale triplicati rispetto alla media 2015, all’uso della posta elettronic­a certificat­a per inviare gli atti, così come a un diverso metodo usato per l’odiato fermo amministra­tivo».

Il bilancio 2016 sarà, dunque, con tutta probabilit­à l’ultimo vestito da Spa. Salvo ripensamen­ti a luglio prossimo si potrebbe completare il percorso di riforme avviato tre anni fa dal Governo Renzi con la trasformaz­ione dell’agente pubblico in un ente pubblico economico così come previsto dal decreto fiscale collegato alla manovra. Si attende nei prossimi giorni il Dpcm di nomina di Ruffini a commissari­o straordina­rio per traghettar­e il passaggio di Equitalia alla nuova «Agenzia delle entrate - Riscossion­e». Un passaggio che «non sarà un punto di arrivo - a detta dello stesso ad - ma di partenza per avere un sistema integrato e più moderno che porterà semplicità e servizi migliori ai cittadini». In sostanza «un fisco amico a partire proprio dalla riscossion­e che dovrà essere al fianco dei cittadini e non contro».

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