La Golf si rinnova e diventa «digitale»
Un «upgrade» di sistemi touch, cruscotti virtuali e lievi ritocchi estetici
pPiù che un restyling lo si potrebbe definire un “upgrade”. E non solo perché il classico aggiornamento di metà carriera della settima generazione della Golf, che aveva esordito nel 2012, prevede interventi davvero minimi a livello estetico, mentre si concentra di più sul fronte tecnologico. La nuova Golf, che sarà disponibile da marzo, ma l’apertura degli ordini scatta in questi giorni, verrà da subito offerta nelle varianti a tre o cinque porte e “familiare” o Variant, mentre solo nei mesi successivi sarà la volta delle Gti e Gte ibrida plug-in. A seguire, poi, arriverà anche la e-Golf.
Come detto, il Golf restyling concede ben poco al cambiamento formale. La best seller Volkswagen rimane, infatti, fedele a se stessa e nella nuova veste si limita a sostituire i fari allo xeno con gruppi ottici a Led, oltre a ridisegnare il paraurti, dove a cambiare sono le prese d’aria. Ancora più di dettaglio i ritocchi destinati all’abitacolo, dove cambiano le modanature decorative di porte, plancia e console.
All’esordio sulla Golf, invece, c’è la strumentazione digitale (optional e simile all’ormai famoso virtual cockpit di Audi), sulla base dello schermo da 12,3 pollici e di cinque profili per evidenziare le informazioni più utili. Aggiornata, poi, allo step più recente la piattaforma modulare dell’infotainment, che ora utilizza display touch più grandi e a colori: le misure passano, infatti, a 6,5, 8 e 9,2 pollici. Il touch screen più grande fa parte del pacchetto top di gamma, che prevede anche sensori di prossimità, sistemi di comando vocale e una prima assoluta su una vettura media anche gestuale. Nei due sistemi più avanzati un pannello vetrato copre tutta la superficie. Inoltre, l’home screen si può ora personalizzare ed elimina la necessità di tasti e manopole.
Ad aggiornarsi, inoltre, e non poteva essere diversamente, è la dotazione di sistemi di assistenza alla guida. Per le Golf equipag-
La Golf è stata aggiornata soprattutto nell’elettronica di bordo, che ora prevede infotainment da 6,5, 8 e 9,2 pollici Le supercar non sono solo auto da sogno, super prestazionali, destinate a pochissimi, ma rappresentano anche una frontiera tecnologica e un’avanguardia dal punto di vista della scienza dei materiali e dell’ingegneria. Online, in una article gallery, i 10 modelli più potenti sul mercato: e non ci sono solo sportive estreme, ma anche suv di gran lusso giate con il cambio Dsg è prevista la marcia in modalità semiautomatica durante gli incolonnamenti e nelle condizioni di traffico a elastico.
Quanto alla gamma motori, spicca il nuovo 1.500 cc Tsi a benzina da 150 cv con gestione attiva dei cilindri e iniezione diretta common rail. In un secondo momento arriverà anche la sua versione BlueMotion da 130 cv e con la funzione di avanzamento per inerzia con motore disattivato. Infine, il cambio doppia frizione Dsg a sette rapporti sostituirà gradualmente quello a sei.
Alla guida la nuova Golf conferma di essere il punto di riferimento del settore per scorrevolezza e piacere di guida. L’insonorizzazione a bordo, ulteriormente migliorata, è la “ciliegina” di un abitacolo premium. Difficile trovare qualche elemento di criticità; forse, paradossalmente, a stonare è l’ennesima conferma che la compatta Volkswagen continua a non avere rivali scomodi.
La nuova Golf sarà in vendita a prezzi da circa 20mila euro per la 1.000 cc Tsi a benzina da 85 cv e da poco più di 23mila euro per la 1.600 cc Tdi turbodiesel da 90 cavalli.