Generali, vertice sull’azione difensiva
Oggi cda su tagli e informativa su «ristrutturazione» della quota in Intesa
pGenerali torna a correre in Borsa in attesa di novità sul fronte Intesa Sanpaolo. Ieri il titolo del Leone è cresciuto dell’1,6% superando i 15 euro. Nella stessa direzione anche le azioni della banca guidata da Carlo Messina che sono salite dell’1,3%. La performance arriva alla vigilia del consiglio di amministrazione del gruppo assicurativo. Una riunione convocata da tempo e che sulla carta dovrà trattare temi legati alla gestione ordinaria. Ma la riunione di oggi potrebbe essere l’occasione per fare il punto sulla più ampia strategia difensiva per garantire l’indipendenza e la stabilità della compagnia.
pGenerali continua a correre in Borsa in attesa di novità sul fronte Intesa Sanpaolo e alla vigilia del consiglio di amministrazione che, seppur convocato da tempo sulla gestione ordinaria della compagnia, potrebbe fare il punto sulle possibili azioni difensive al vaglio degli advisor.
Ieri il titolo del gruppo assicurativo ha segnato un rialzo dell’1,62% chiudendo ai 15,01 euro per azione. Intesa Sanpaolo si è mossa nella stessa direzione con il titolo salito dell’1,3%. Sul mercato, dunque, continua a tenere banco l’ipotesi di i mminenti operazioni straordinarie che coinvolgano i due gruppi. Questo nonostante, secondo quanto si apprende, non risulta che ci siano state accelerazioni sul fronte di Ca’ de Sass dove il dossier Generali è ancora in fase di valu- tazione. L’impressione, ad ogni modo, è che qualunque sia l’esito delle analisi in corso da parte della banca guidata da Carlo Messina, la compagnia assicurativa si trova ora in un momento assai delicato. Se in passato dimensione e assetto azionario garantivano una stabilità certa, è evidente che adesso non è più così. Secondo quanto si apprende, alcuni azionisti della compagnia avrebbero chiesto un piano di sviluppo più aggressivo e capace di rafforzare in modo sensi- bile la “taglia” del Leone. E il consiglio di amministrazione di oggi potrebbe in qualche modo essere l’occasione per analizzare le possibili azioni allo studio. La riunione tratterà temi legati alla gestione ordinaria del gruppo, tant’è che non sarebbero attese comunicazioni al termine del vertice. È altrettanto vero, però, che è possibile un nuovo confronto tra i consiglieri su come la compagnia intende muoversi in questa fase di “attesa”. Questo dopo che la scorsa settimana c’è già stata una prima analisi da parte dello stesso board, preceduto dal comitato investimenti e operazioni straordinarie, nel corso del quale si è convenuto sull’opportunità di rivedere la struttura del prestito titoli sul 3% di Intesa Sanpaolo, pacchetto raccolto per bloccare un blitz della banca nel capitale della compagnia. Un primo passo, ovviamente, nel- l’ambito di una più ampia valutazione della strategia di difesa possibile e di un primo bilancio della gestione di Philippe Donnet, al vertice della compagnia ormai da circa un anno (si è insediato a marzo del 2016).
In ottica anti-scalata, le opzioni allo studio sono molteplici. La società, come si racconta, avrebbe già accelerato sul fronte del taglio dei costi. I vertici della società vorrebbero innalzare il piano di risparmi di ulteriori 200 milioni di euro entro il 2019, rispetto ai target indicati da Donnet lo scorso novembre. Ma secondo gli addetti ai lavori Generali, ora più che in passato, potrebbe veramente tentare un grande salto e mettere in cantiere una importante acquisizione. La crescita, del resto, è ormai una strada obbligata. Tanto più nel settore assicurativo. Proprio ieri, in proposito, il quotidiano “Handels- blatt” riferiva che Oliver Baete, 51 anni, ceo di Allianz, potrebbe essere in bilico se non riesce al più presto ad annunciare un’acquisizione di primo piano. Un tema, quello dello sviluppo Oltreconfine, che sarebbe particolarmente sentito anche da diversi azionisti delle Generali, soprattutto alla luce del precipitare degli eventi dopo i rumors su Intesa Sanpaolo.Il punto è che, sulla carta, il gruppo assicurativo non ha le risorse per una grande acquisizione. Anche per questo alcuni osservatori - fra varie ipotesi - non escludono operazioni sulla controllata Banca Generali, che ieri in Borsa ha guadagnato oltre il 5 per cento. Insomma, in linea del tutto teorica, Generali potrebbe avere dei margini di manovra per poter raccogliere le risorse da destinare allo shopping. Senza battere cassa.
LE IPOTESI Secondo gli operatori, il gruppo potrebbe valutare anche operazioni sulla controllata Banca Generali (in forte rialzo a Piazza Affari)