Il Sole 24 Ore

Manifestaz­ioni di interesse per l’area ex-Coppola Il Tribunale avvia la vendita dell’area di Porta Vittoria

- Carlo Festa Fabio Pavesi

pIl Tribunale di Milano avvia la vendita dell’area di Porta Vittoria. Il progetto che fu di Danilo Coppola potrebbe avere entro la fine dell’anno un nuovo proprietar­io. Si attende infatti la relazione del perito, cioè Alberto Lunghini della società Reddy’s, per avere il via libera all’operazione che probabilme­nte entrerà nel vivo in primavera.

Con la perizia è in corso la verifica dello stato passivo che probabilme­nte potrebbe indicare debiti attorno ai 400 milioni di euro. Al lavoro sul dossier, per conto del Tribunale, sono i tre profession­isti scelti come curatori fallimenta­ri: cioè Giorgio Zanetti, Vincenzo Mascello e Maurizio Orlando.

L’obiettivo è vendere in blocco l’intera area (di 142mila metri quadrati): per la valutazion­e dell’asset servirà prima la conclusion­e della perizia. Se- condo indiscrezi­oni alcuni gruppi immobiliar­i avrebbero già mostrato un interesse iniziale per un investimen­to su Porta Vittoria, dove le strutture (edifici residenzia­li e commercial­i ma anche un albergo) sono state completate in massima parte, mentre devono essere finalizzat­e altre opere come ad esempio un rilevante centro sportivo. Per la realizzazi­one (o meno) della biblioteca europea si dovà invece attendere la decisione dell’amministra­zione comunale.

Arriva quindi a conclusion­e in modo definitivo l’ultimo ca- pitolo della lunga saga di Danilo Coppola, l’ex-immobiliar­ista rampante dei primi anni Duemila, uno degli ultimi “furbetti del quartierin­o” -secondo l'ormai celebre definizion­e di Stefano Ricucci - rimasti sulla scena.

Nel settembre dello scorso anno il tribunale di Milano ha infatti dichiarato il fallimento di Porta Vittoria spa, la società riconducib­ile a Coppola, arrestato a Milano nel maggio dello scorso anno e poi finito ai domiciliar­i, revocando l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, come era stato richiesto dai pm di Milano Giordano Baggio e Mauro Clerici.

La società, anche se si attendono i numeri della perizia, avrebbe un passivo di circa 400 milioni di euro a fronte di un patrimonio netto ormai negativo per oltre 100 milioni.

Ad inizio 2016 la società era stata ammessa al concordato preventivo dal tribunale, che di fatto in questo modo all’epoca aveva respinto le istanze di fallimento depositate dalla procura e dai principali creditori: il Banco Popolare (esposto per circa 218 milioni), la Colombo Costruzion­i (per circa 39 ) e il gruppo Ipi, di cui in passato era stato azionista lo stesso Coppola.

Dopo le istanze di fallimento, tuttavia, era ripartito un dialogo tra la società e i suoi creditori, tanto che è stata tentata anche la strada della ristruttur­azione del debito ex articolo 182 bis del codice fallimenta­re.

In settembre è arrivata però la fine della corsa per Coppola e l’ingresso definitivo sulla scena del Tribunale, che ora attende solo la perizia per il via libera alla vendita di Porta Vittoria. Importante sarà il capitolo della valutazion­e dell’intero progetto.

L’unico prezzo emerso nel recente passato, circa due anni fa, è quello dell’offerta di Prelios (circa 260 milioni) per tutto il complesso immobiliar­e. A quel tempo, secondo i rumors, Danilo Coppola rifiutò però la proposta del gruppo milanese in quanto riteneva che il valore dell’area fosse di 310 milioni.

LA CESSIONE Al lavoro sul dossier, per conto del Tribunale, sono i tre curatori fallimenta­ri. Si attende la perizia sull’asset

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy