Lufthansa, aumento del 10% ai piloti
La proposta dell’arbitro - Interesse della compagnia tedesca per Alitalia
pPer i piloti di Lufthansa si profila un aumento della busta paga del 10-11% circa. Secondo quanto riferito al Sole 24 Ore da fonti industriali, sarebbe questa la proposta di arbitrato fatta dal mediatore incaricato dalla compagnia e da Vereinigung Cockpit, il sindacato dei 5.200 piloti, per dirimere la controversia che va avanti da quasi tre anni, dall’aprile 2014. L’aumento non riguarderà gli altri 7.000 piloti che lavorano in altre società del gruppo, come Eurowings, Swiss, Austrian, Sn Brussels e altre.
Il verdetto dell’arbitro non è mai stato reso noto, ma è stato comunicato alle parti, che devono far sapere se lo accettano. I dati non sono ufficiali. In origine i piloti hanno chiesto un aumento di stipendio del 20% per rinnovo il contratto, che durerà fino al 2020.
La compagnia a fine novembre aveva proposto un aumento in due fasi pari al 4,4%, oltre a una somma una tantum. Il 16 dicembre la compagnia guidata da Carsten Spohr ha chiesto la mediazione. L’arbitro è un diplomatico in pensione. L’incremento della busta paga proposto dall’arbitro si applica alla parte fissa della retribuzione. Secondo fonti del gruppo lo stipendio medio di un comandante Lufthansa è sui 190mila euro lordi l’anno, quello di un pilota è sui 130mila euro lordi l’anno. Gli aumenti, se confermati, avrebbero un costo aggiuntivo per Lufthansa di circa 100 milioni all’anno. Se la società chiude il bilancio in utile, come dovrebbe avvenire nel 2016, le buste paga dei lavoratori - non solo i piloti - si arricchiscono di voci ulteriori, fino a una mensilità in più di stipendio.
Lufthansa segue con attenzione la vertenza Alitalia sul piano di ristrutturazione, che ha un capitolo controverso anche sul costo del lavoro. Il governo ha convocato i sindacati per il 20 febbraio al ministero dei Trasporti. La compagnia tedesca è interessata a un’alleanza con Alitalia. Tra le ipotesi allo studio, Lufthansa è il vero partner su cui punta Alitalia per interrompere le perdite sul breve e medio raggio e alimentare i suoi voli intercontinentali da Roma Fiumicino. Le due compagnie potrebbero stipulare intese commerciali per voli in code sharing. Sarebbe coinvolta Air Berlin, la partecipata al 29% da Etihad - il socio forte di Alitalia - che è stata divisa con uno spezzatino e ceduta in parte al gruppo Lufthansa, con un wet lease di 38 aerei com- presi gli equipaggi, 33 alla controllata low cost Eurowings e 5 a Austrian. Dal primo febbraio il nuovo a.d. di Air Berlin è un manager di Lufthansa, Thomas Winkelmann. Il vertice della compagnia italiana vorrebbe inoltre che Lufthansa entrasse nel capitale di Alitalia, accanto a Etihad. I tedeschi chiedono che prima la compagnia riduca i costi. Sono fuori mercato soprattutto i costi per leasing di aerei, manutenzione, acquisti da fornitori. Il nuovo contratto che l’azienda vuole far firmare ai sindacati servirebbe anche ad attirare Lufthansa, che tiene coperte le carte. I costi attuali dei piloti Alitalia sono inferiori a quelli dei piloti Lufthansa, mentre sono simili a quelli di Eurowings, il braccio low cost tedesco.