Commissione d’inchiesta, in 6 mesi la prima relazione
pG li effetti della crisi finanziaria sul sistema bancario nel suo complesso e la gestione degli istituti colpiti da situazioni di difficoltà o dissesto che sono stati salvati o lo saranno o che sono stati posti in risoluzione con un intervento pubblico. Eccolo il campo entro cui si muoverà la Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario prevista nel testo base depositato ieri in Commissione Finanze del Senato dal relatore, Mauro Maria Marino (Pd), presidente dello stesso organismo. Il disegno di legge, sette articoli in tutto, dovrebbe approdare in aula in tempi rapidi, fors’anche la prossima settimana.
La Commissione, istituita ai sensi dell’articolo 82 della Costituzione, procederà «alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le medesime limitazioni dell’autorità giudiziaria». Sarà composta da 20 senatori e 20 deputati nominati dai presidenti di Senato e Camera i quali, entro 10 giorni dalla nomina, costituiscono l’ufficio di presidenza composto da un presidente, due vice e due segretari. La Commissione dovrà concludere i propri lavori entro un anno e dopo sei mesi dal via dovrà presentare al Parlamento una relazione sullo stato dei lavori.
Tornando alle competenze della Commissione, nel testo si fissano in sei punti gli approfondimenti che verranno effettuati sulle banche in crisi: dalle modalità di «raccolta della provvista e gli strumenti utilizzati» ai criteri di «remunerazione dei manager e la realizzazione di operazioni con parti correlate suscettibili di conflitto di interesse». Si analizzerà poi la «correttezza del collocamento presso il pubblico - con riferimento ai piccoli risparmiatori e investitori non istituzionali - dei prodotti finanziari, soprattutto quelli ad alto rischio e con particolare riferimento alle obbligazioni bancarie». E si indagherà sulle forme di erogazione del credito ai clienti di particolare rilievo «e la diffusione di pratiche scorrette di abbinamento tra erogazione del credito e vendita di azioni o altri strumenti finanziari della banca». Focus anche su struttura dei costi, ristrutturazione del modello gestionale e politica di aggregazione e fusione delle banche prese in esame nonché «l’osservanza degli obblighi di diligenza, trasparenza e correttezza nell’allocazione di prodotti finanziari, e degli obblighi di corretta informazione agli investitori».
Oggetto dell’inchiesta sarà anche l’attività svolta dalla Vigilanza «con particolare riguardo alle modalità di applicazione e all’idoneità degli interventi, dei poteri sanzionatori e degli strumenti di controllo previsti, nonché all’adeguatezza delle modalità di presidio dai rischi» e sull’adeguatezza delle norme varate «anche ai fini della prevenzione e gestione delle crisi bancarie».
Valgono tutte le regole previste per le attività delle Com-
ANALISI IN SEI PUNTI Si va dalla modalità di raccolta della provvista alla remunerazione dei manager alla correttezza del collocamento dei prodotti
missioni parlamentari d’inchiesta: segretezza cui sono vincolati i componenti e possibilità di accedere, anche in deroga a quanto stabilito dall’articolo 329 del codice di procedura penale, a «copie di atti o documenti relativi a procedimenti o inchieste in corso presso l’autorità giudiziaria o altri organi inquirenti, inerenti all’oggetto dell’inchiesta». Inoltre la Commissione potrà avvalersi dell’opera di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria, nonché di tutte le collaborazioni ritenute necessarie. Previsto anche un budget per il funzionamento della Commissione, posto a carico dei bilanci di Camera e Senato: 150mila euro incrementabili del 30%.
I lavori della Commissione potrebbero procedere speditamente - una volta istituita - anche perché la lunga indagine conoscitiva condotta dalla Commissione Finanze del Senato, svolta con decine di audizioni, ha già raccolto molto materiale istruttorio. Il deposito del ddl arriva ad appena due giorni dalla ribadita richiesta fatta dal segretario del Pd, Matteo Renzi, in Direzione del partito di avviare quanto prima possibile le attività di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle crisi bancarie.