A Sanremo prove generali di Rai media company
Prove generali di media company per la Rai. Questo ha rappresentato il Festival di Sanremo 2017, occasione unica e straordinaria per verificare il coinvolgimento dei pubblici dalla visione sul televisore ai commenti sui social. Il multitasking non più fenomeno, ma abitudine all’uso contemporaneo di immagini e testi, sguardi e parole, sciami di commenti di poche battute per non perdere la sequenza su un televisore, schermo primo e dominante, ma non unico. Auditel misura in 4,8 milioni le persone che hanno seguito il Festival da un televisore connesso a Internet, quindi con la possibilità di vederlo e commentarlo su unico schermo. Pratica ancora d’avanguardia, da early adopter, nerd, geek e keeg, ma che potrebbe diventare più comune di quanto si pensi. Negli Usa Twitter ha acquistato i diritti di alcuni incontri di football per non perdere il flusso generato dagli eventi in diretta e per consentire visione e commento da un solo schermo, Pc, smartphone, tablet o smart tv.
Tutti guardano Sanremo. Sabato per la finale 968mila persone hanno seguito il Festival ospiti da amici, dove magari erano invitati a cena e per scambiarsi due parole, anche su Sanremo. Il Festival è unità nazionale oltre che evento mediale. Ed è ormai uno dei rarissimi eventi a superare i dieci milioni di spettatori. Nel 1995 furono 35 le trasmissioni che produssero un ascolto superiore ai 10milioni; nel 2015 sono stati sei, quattro serate del Festival e due partite di calcio.
Il successo di Sanremo su Internet è misurato dalla Nielsen in 5,8 milioni di utenti unici, ovvero di persone diverse che hanno dedicato il loro tempo a commentare il Festival su Facebook o Twitter. I valori confermano la dominanza di Facebook che genera 22,4 milioni di interazioni, contro i 2,4 milioni di Twitter. Per il social delle amicizie Nielsen rileva anche la ripartizione di genere: il 66% di chi ha commentato Sanremo è donna, valore più alto di quello prodotto dalla tv, dove la donne pesano il 56 per cento. È la prima volta che una trasmissione televisiva
I NUMERI Sono stati 4,8 milioni gli italiani che hanno seguito il Festival da televisori connessi a Internet
raggiunge un rapporto così elevato tra ascolti televisivi e utenti Internet.
Ventisei break durante il Festival hanno superato i dieci milioni di contatti. Elaborazioni Publicis indicano come Volkswagen, Swarosky ed Eni abbiano prodotto grp superiori al 200 per cento. Il singolo spot più visto è della Novi, con 13,7 milioni di audience. Tim, sponsor unico del Festival, ha un grp pari a dodici volte la popolazione e ascolti medi superiori ai dieci milioni di spettatori. L’accordo tra Rai e Tim sulla distribuzione on demand dei film prodotti da Rai Cinema è un ulteriore passo verso la presenza multipiattaforma, non solo proprietarie, del servizio pubblico, strategia di chi la media company intende diventarla davvero.