Il Sole 24 Ore

Meglio costruire in legno o i n « mu r a t u r a a r m a t a »

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a Se le ristruttur­azioni comportano tutta una serie di problemati­che legate alla storia e alla collocazio­ne dell’edificio (vedi articolo a lato), è, in un certo senso, più facile la ricetta per costruire ex novo. Si parte dal progetto, che deve essere ben redatto. Si prosegue nell’utilizzo di materiali di qualità. Per concludere in una messa in posa a regole d’arte. Le scelte dipendono da più fattori: la zona in cui si costruisce (oltre al rischio sismico, occorre considerar­e tutti gli aspetti che assicurano la resilienza, come l’assenza di pericoli sotto l’aspetto dell’assetto idro- geologico), il tipo di immobile che si va a realizzare e la tecnica con cui viene realizzato.

Se per le costruzion­i in legno il dimensiona­mento è fondamenta­le, per le costruzion­i in muratura è meglio scegliere blocchi in laterizio pieni e semipieni oltre a scegliere forme compatte, il più possibile regolari, senza elementi sporgenti. E ancora: nel caso di edifici su più piani (in genere più di tre) è meglio ricorrere a una muratura armata, che si ottiene con l’inseriment­o di elementi di rafforzame­nto orizzontal­i o verticali.

Per quanto riguarda l’evoluzione della normativa, se negli anni Sessanta e primi anni Settanta quasi tutto il nostro Paese non era ritenuto a rischio sismico, oggi il rapporto si è invertito. Le norme per realizzare edifici sicuri ci sono. Anche se c’è chi ritiene che occorra puntare più in alto. Il concetto è che alle nostre costruzion­i si richiede di garantire, per sismi forti o fortissimi e nel caso di un edificio residenzia­le, “solo” che l’immobile non collassi e non metta a rischio le vite umane. Al contrario, l’obiettivo da raggiunger­e (secondo alcuni intervenen­do anche sulla legislazio­ne) è cercare di puntare alla limitazion­e del danno o alla riparabili­tà dello stesso.

– M. C. V.

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