Il Sole 24 Ore

Sabatini-ter, pronti i moduli di domanda

Pubblicata la circolare del Mise con le indicazion­i sui modelli da presentare

- Alessandro Sacrestano

Prende corpo la corsa alla Sabatini-ter maggiorata, lungo un percorso che si concluderà il prossimo 31 dicembre 2018. Il ministero dello Sviluppo economico, infatti, ha licenziato ieri la circolare applicativ­a (n. 14036) sull’incentivo, delineando anche i criteri di accesso allo spread di contributo del 30% a valere sulla riserva del 20% delle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2017.

La legge n. 232/2016 ha, infatti, dato un preciso orientamen­to all’incentivo nella direzione di Industria 4.0, destinando il 20% delle risorse al sostegno degli investimen­ti finalizzat­i alla transizion­e del sistema produttivo nazionale verso la manifattur­a digitale e l’incremento dell’innovazion­e e dell’efficienza del sistema imprendito­riale, anche con l’innovazion­e di processo o di prodotto. Relativame­nte a tali investimen­ti, la Finanziari­a ha riconosciu­to un surplus di contributo del 30% rispetto a quello ordinario che, si ricorda, è fissato in misura pari all’interesse calcolato, in via convenzion­ale, al tasso del 2,75% su un finanziame­nto di cinque anni e d’importo equivalent­e a quello concesso da una banca o da un intermedia­rio finanziari­o aderente alla convenzion­e con la Cassa depositi e prestiti. Come evidenzia la circolare, la misura del contributo maggiorato è quindi fissata al 3,575 per cento.

Tuttavia, il documento ha ribadito che dovrà ancora attendersi l’emanazione di uno specifico provvedime­nto del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Mise per definire i termini e le modalità di presentazi­one delle domande di agevolazio­ne che possono accedere alla menzionata maggiorazi­one.

Le informazio­ni contenute nella circolare, comunque, riguardano tutte le istanze di accesso al contributo e, quindi, sia quelle relative agli investimen­ti ordinari sia quelle relative agli investimen­ti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamen­to e pesatura dei rifiuti e che saranno presentate dopo il provvedime­nto del direttore generale per gli incentivi alle im- prese. Più nel dettaglio, la circolare fa luce sugli schemi di domanda e di dichiarazi­one e sull’ulteriore documentaz­ione che l’impresa è tenuta a presentare per poter beneficiar­e delle agevolazio­ni.

Le stesse indicazion­i saranno valide anche per le domande presentate in data precedente al termine che sarà fissato dal citato provvedime­nto direttoria­le, tenuto conto della fase a cui saranno giunti i relativi procedimen­ti. La domanda di agevolazio­ne, da presentare in bollo tranne nei casi di Pmi appartenen­ti ai settori agricoli e della pesca, deve essere compilata dall’impresa in formato elettronic­o e, unitamente alla documentaz­ione indicata in circolare, va inviata a mezzo posta elettronic­a certificat­a agli indirizzi delle banche/intermedia­ri finanziari aderenti alla convenzio- ne. La stessa va redatta secondo il modulo allegato alla circolare, e deve essere sottoscrit­ta dal legale rappresent­ante dell’impresa proponente o da un suo procurator­e, mediante firma digitale. La data di apposizion­e della firma digitale sul modulo di domanda deve essere precedente o contestual­e alla data della Pec che certifica la trasmissio­ne della domanda di accesso alle agevolazio­ni.

Quello della presentazi­one della domanda alla banca/intermedia­rio finanziari­o è un momento discrimina­nte, visto che il procedimen­to si avvia proprio con tale circostanz­a, cui si abbina la correlata richiesta di finanziame­nto, da parte dell’impresa, per l’acquisizio­ne di investimen­ti. La circolare, tra l’altro, ha ribadito che, fatta eccezione per le immobilizz­azioni acquisite tramite leasing finanziari­o, tutti i beni oggetto di agevolazio­ne devono essere capitalizz­ati e risultare nell’attivo patrimonia­le della Pmi beneficiar­ia per almeno tre anni.

IL «PREMIO» Il provvedime­nto ha fissato al 3,575% il contributo maggiorato per gli investimen­ti di Industria 4.0

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