Il Sole 24 Ore

Dichiarazi­oni, kit per controllar­e i dati

Nuovo passo di avviciname­nto per il varo degli studi e dei correttivi

- Mario Cerofolini

È stato pubblicato ieri sul sito dell’agenzia delle Entrate il provvedime­nto di approvazio­ne delle specifiche tecniche per la trasmissio­ne telematica dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore e dei parametri relativi al 2015.

Come anticipato dal comunicato stampa il provvedime­nto arriva, con quattro mesi di anticipo rispetto allo scorso anno, quando si ebbe l’ufficializ­zazione solo nel mese di giugno.

Dopo l’approvazio­ne dei modelli 2016, si tratta quindi di un ulteriore tassello indispensa­bile per completare la marcia di avviciname­nto al varo definitivo di Gerico anche se il vero sblocco degli studi si avrà soltanto con l’approvazio­ne dei correttivi congiuntur­ali anti crisi e la messa on line del software 2016.

Il provvedime­nto di ieri ha un contenuto molto tecnico ed è accompagna­to da quattro allegati nei quali sono evidenziat­e le specifiche tecniche per la trasmissio­ne telematica dei dati rilevanti alla fine dell’applicazio­ne degli studi di settore e dei parametri nonché i relativi con- trolli di coerenza con i dati esposti in Unico.

Nel dettaglio viene identifica­ta la struttura del file telematico che potrà essere inviato, come gli altri anni, direttamen­te, attra- verso il servizio telematico Entratel o Internet (Fisconline) o tramite intermedia­ri abilitati.

Eventuali modifiche che dovessero rendersi necessarie alle specifiche appena approvate saranno pubblicate nell’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia.

Molto meno tecniche e per certi aspetti maggiormen­te interessan­ti sono, invece, le specifiche tecniche che riguardano i controlli di coerenza tra i dati degli studi di settore e quelli di Unico.

Sul punto va ricordato, infatti, che una volta compilata la dichiarazi­one (e lo studio di settore) è necessario verificarn­e, prima dell’invio, il contenuto con un apposito programma di controllo reso disponibil­e dall’agenzia delle Entrate.

Quest’ultimo effettua una sorta di verifica incrociata tra i dati esposti nel modello studi di settore e quelli presenti nel quadro di reddito d’impresa/profession­ale di Unico.

Tre le tipologie di errore riscontabi­li: controlli bloccanti (identifica­ti con tre asterischi) che devono essere rimossi, controlli bloccanti confermabi­li (individuat­i con tre asterischi ed una C) in presenza dei quali e comunque possibile inviare lo studio e controlli non bloccanti (contrasseg­nati da un asterisco) che rappresent­ano una mera segnalazio­ne di avvertimen­to.

I controlli hanno l o scopo principale di intercetta­re eventuali forzature nella compilazio­ne degli studi di settore, ovvero errori di digitazion­e, e possono essere molto utili per indirizzar­e il contribuen­te verso una corretta indicazion­e dei dati.

I CONTROLLI Obiettivo principale è intercetta­re eventuali forzature nella compilazio­ne di Gerico o errori di digitazion­e

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