Ora la successione «viaggia» online
Carta addio, ora le dichiarazioni di successione viaggiano online. La novità, operativa dal 23 gennaio, è stata presentata ieri dall’agenzia delle Entrate nel corso dell’inaugurazione della mostra documentale “Chiamati all’eredità. Dalla carta al digitale” all’Archivio di Stato di Roma, nella sala della Biblioteca alessandrina, dove fino al 15 marzo saranno esposte alcune delle ultime volontà dei personaggi che hanno fatto la storia d’Italia: Garibaldi, Cavour, De Nicola, Zanardelli. Ma anche Deledda, Pirandello, Borromini, D’Annunzio.
Con il software SuccessioniOnline l’agenzia delle Entrate manderà in soffitta la dichiarazione su carta. Per tutto il 2017, infatti, sarà possibile presentare i moduli con il doppio binario online-cartaceo. Quella della dichiarazione telematica è ancora una sperimentazione che terminerà il 31 dicembre prossimo, quando diventerà obbligatoria, escludendo quindi definitivamente l’adempimento cartaceo. Ma non solo. Con il passaggio alla compilazione online si accorpano gli adempimenti burocratici: la dichiarazione vale anche come domanda di volture catastali e consente quindi di evitare un secondo passaggio agli uffici provinciali del territorio. «Una rivoluzione – ha detto la direttrice dell’Agenzia, Rossella Orlandi - perché per la prima volta attraverso un sistema semplice e guidato si possono fare online le dichiarazioni di successione e gli adempimenti successivi come le volture catastali e persino la dichiarazione sostitutiva di atto notorio che prima andavano fatti in un altro ufficio». Così l’Agenzia, ha proseguito Orlandi, «va incontro ai contribuenti nelle pratiche da adempiere in un momento triste e delicato della propria vita».
Per i non addetti ai lavori, sul canale YouTube dell’Agenzia, (Entrate in video) è disponibile un filmato che illustra i passaggi necessari per compilare e tra- smettere telematicamente la dichiarazione di successione. La novità investirà circa il milione di dichiarazioni di successione presentate in Italia ogni anno (ma il dato è ovviamente variabile), con un gettito fiscale che secondo le ultime rilevazioni del Mef tra gennaio e novembre 2016 ha portato nelle casse dello Stato, insieme alle imposte sulle donazio- ni, 629 milioni di euro (24 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2015). Non cambia il ruolo dei professionisti chiamati ad assistere i contribuenti: la novità è solo nella modalità di presentazione e non nelle procedure, che restano le stesse.
Infine la mostra, con i suoi testamenti eccellenti aperti al pubblico per un mese. Come quello, ascetico, di Pirandello: «Sia lasciata passare in silenzio la mia morte. Agli amici, ai nemici preghiera non che di parlarne sui giornali ma di non farne pur cenno». E poi: «Carro d’infima classe, quello dei poveri. Nudo. E nessuno mi accompagni, né parenti, né amici. Il carro, il cavallo, il cocchiere e basta». O quello di uno scapolo di prima grandezza, il conte Cavour, che prima di morire si è premurato di distribuire i suoi averi tra segretario, cameriere e mastro di casa. Grazia Deledda, Nobel per la letteratura, ha diviso tutto tra i due figli e l’adorata nipote Mirella Morelli «come ricordo per la buona compagnia che essa mi fece durante la sua fanciullezza e perché essa abbia sempre a praticare gli insegnamenti che maternamente le ho dato».
LA STORIA NEI DOCUMENTI In mostra all’Archivio di Stato di Roma fino al 15 marzo i testamenti «eccellenti» di Pirandello, Deledda, Cavour e Garibaldi