Fincantieri, Bono svela i piani per Stx France
chiusura del cerchio sulla cessione del 66,66% di Stx France a Fincantieri non è arrivata, ma non era nemmeno lecito ipotizzarla perché la partita è complessa. E quindi l’incontro di ieri tra l’ad del gruppo, Giuseppe Bono, e il ministro dell’Industria francese, Christophe Sirugue, doveva soprattutto servire a mettere tutte le carte sul tavolo e a sciogliere i residui dubbi, alimentati soprattutto dai sindacati d’oltralpe, sulle reali intenzioni dell’azienda italiana.
Dal quartier generale triesti- no non è trapelato nulla, ma è facile dunque immaginare che il confronto, andato in scena a Bercy, sede del ministero dell’Economia e al quale avrebbero partecipato, oltre a Bono e a Sirugue, i rappresentanti dell’Agenzia di partecipazioni dello Stato (Ape) - che è lo stru- mento attraverso cui Parigi detiene la sua minoranza di blocco (33,34%) -, abbia offerto al ceo di Fincantieri l’occasione per ribadire la valenza industriale del piano sui cantieri di Saint-Nazaire, il prezioso asset che il governo considera cruciale per l’economia e la difesa nazionale.
Davanti a Sirugue e alla prima linea dell’Agenzia - il pacchetto in Stx rinvia alla direzione delle partecipazioni industriali presieduta da Jack Azoulay - il numero uno di Fincantieri avrà quindi rimarcato i benefici dell’operazione - che sarebbe vantaggiosa per entrambi considerata la complementarità tra le due sponde - e provato a fugare i timori dei francesi e dei sindacati, che da settimane agitano lo spettro di un possibile depauperamento di Saint Nazaire a favore dei cantieri italiani del gruppo. Preoccupazioni incomprensibili visto il significativo portafoglio ordini che Fincantieri può vantare e che ieri si è arricchito di un nuovo tassello con l’annuncio della maxi-commessa, una delle più grandi mai incassate, per quattro navi da crociera di nuova concezione (con l’opzio- ne di ulteriori due), destinate al brand Norwegian Cruise Line (Ncl). Una conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che l’asse tra Fincantieri e Stx France (che ha già in tasca ordini per 10 navi più 4 in opzione destinate a Msc e Royal Caribbean), metterebbe davvero in pista quel “campione europeo” dei mari che Bono vagheggia da tempo come l’unica soluzione percorribile per il Vecchio Continente.
Le parti, dunque, tentano di trovare un compromesso soddisfacente per tutti e non è da escludere dunque che, da qui alle prossime settimane, ci siano ulteriori confronti per permettere a Fincantieri di dettagliare maggiormente il progetto industriale «corretto, giusto e valido (copyright dello stesso ceo)» per Saint-Nazaire. E, in attesa che si sciolga il nodo attorno al futuro assetto di Stx France, il gruppo, come detto, continua a macinare ordini: quello di ieri - conquistato anche grazie all’assist di Cdp, di Sace e di tutto il sistema dell’export credit - vale 3,2 miliardi di euro e potrebbe arrivare a sfiorare i 5 miliardi se venisse esercitata l’opzione. «Un risultato eccezionale», ha commentato lo stesso ad, al punto che ieri il titolo è balzato del 6,4% a Piazza Affari.
NUOVO ORDINE Ieri l’azienda ha annunciato una maxi-commessa per Norwegian Cruise Line da 3,2 miliardi di euro. Balzo del 6,4% a Piazza Affari