Sfida al protezionismo
Si moltiplicano le scalate societarie tra Europa e America. Dopo l’annuncio di Peugeot, pronta ad acquistare Opel, la filiale automobilistica tedesca di General Motors, ieri Kraft ha annunciato una scalata ai danni dell’anglo-olandese Unilever. Entrambe le operazioni rischiano di creare tensioni sui due lati dell’Atlantico.
Da Berlino, sono giunte rimostranze contro l'operazione industriale. La proposta di Kraft di acquistare Unilever è stata respinta, ma la società americana intende dare battaglia.
Le due vicende societarie giungono mentre i rapporti politici tra gli Stati Uniti e l'Unione europea si sono fatti difficili dopo l'arrivo alla Casa Bianca del presidente Donald Trump, le cui scelte isolazioniste in materia economica o finanziaria non piacciono a Bruxelles.
Sul fronte europeo, la Commissione europea sta valutando delicate fusioni americane, in primis quella tra Dow e Dupont. In prospettiva dovrà anche dire la sua sull'alleanza tra Monsanto e Bayer, per non parlare nel settore antitrust delle delicate indagini ai danni di Google o dei perduranti dubbi sul rispetto della privacy da parte di Facebook.
A Bruxelles si fa notare che il più recente benestare a una operazione tra una azienda americana e una società europea è giunto nel settembre del 2015 quando la Commissione europea validò l'acquisizione della francese Alstom da parte di General Electric. «Fu un ottimo esempio di collaborazione», spiegava ieri un esponente comunitario.
Sono passati pochi mesi, ma lo scenario politico è cambiato notevolmente, per non parlare di un malessere sociale che non accenna a scemare né negli Stati Uniti, né in Europa.
Non sempre politica ed economia vanno di pari passo. Mentre il protezionismo mette radici in giro per il mondo, e i flussi commerciali si inaridiscono, le grandi imprese multinazionali continuano a espandersi, alla ricerca di nuovi mercati e di nuovi partner. Può sorprendere. Eppure conviene ricordare in queste circostanze che Opel fu acquistata da General Motors a cavallo degli anni 30, proprio alla vigilia dell'arrivo al potere di Adolf Hitler in Germania, mentre l'Europa soffriva ancora delle sequele provocate dalla crisi del 1929.