Il Sole 24 Ore

«L’imprendito­re vantava contatti con Renzi»

- Ivan Cimmarusti Sara Monaci

pL’immobiliar­ista napoletano Alfredo Romeo, indagato per corruzione, intendeva rientrare nel circuito degli appalti miliardari di Consip, la centrale acquisti della pubblica amministra­zione. Con Marco Gasparri, alto funzionari­o dell’ente, anche lui indagato, si vantava di avere la chiave per accaparrar­si le commesse: «Renzi». Senza specificar­e il nome di quale Renzi si trattasse. Renzi (Tiziano) era il contatto che in effetti intendeva procurargl­i l’imprendito­re di Scandicci Carlo Russo, vicino alla famiglia Renzi, con cui Romeo parlava.

A dirlo ai magistrati della procura di Roma è lo stesso Gasparri, ascoltato a gennaio come indagato per corruzione in concorso con Romeo. L’interrogat­orio si è svolto dopo che la procura di Napoli ha stralciato ai colleghi capitolini una parte del maxi fascicoli su presunti appalti pilotati in Consip, un «sistema» che avrebbe ideato Romeo, accusato di aver distribuit­o tangenti, come testimonia­no alcuni «pizzini» su cui era riportata anche la «causale».

Gasparri si è limitato a chiarire al sostituto procurator­e Mario Palazzi cosa gli riferiva lo stesso Romeo. L’immobiliar­ista spesso si lamentava di essere stato messo da parte dal grande circuito degli appalti italiani. Poi, ha raccontato Gasparri, sarebbe riuscito a trovare un modo per entrare in presunto contatto con i vertici di Consip. Stando a quanto ha riferito il funzionari­o, Romeo si vantava di essere arrivato a «Renzi». Il particolar­e è stato messo in relazione con le intercetta­zioni tra Romeo e l’imprendito­re Russo. Tra queste conversazi­oni ce ne sarebbe una in cui Russo chiede a Romeo di «saldare una fattura di 70-80mila euro» a una società di catering di Firenze «che ci ha aiutato per le regionali», riferiment­o a non meglio precisate elezioni. Nelle loro conversazi­oni parlerebbe­ro anche del presunto ruolo di Tiziano Renziperag­evolareRom­eoinquesta presunta scalata sui vertici di Consip.

Renzi padre verrà ascoltato dai pm il 23 febbraio, anche se l’interrogat­orio potrebbe slittare. In quella sede chiarirà meglio quali sono i suoi rapporti con Russo, imprendito­re di Scandicci a cui è legato da amicizia di vecchia data. Perché Russo, intercetta­to della Procura di Napoli, dichiara più volte nelle conversazi­oni con Romeo di avere la possibilit­à di contattare il padre di Renzi. Tiziano Renzi non viene mai intercetta­to, da quello che al momento risulta dalle carte. Ma intanto l’essere finito al centro di queste conversazi­oni ha fatto scattare l’al-

IL CONFRONTO Tiziano Renzi, indagato per traffico illecito di influenze, verrà ascoltato dai pm romani il 23 febbraio, per chiarire perché viene citato in conversazi­oni di terzi

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