Il Sole 24 Ore

Fecondazio­ne eterologa tracciata

- Lucilla Vazza

I l regolament­o sul consenso informato in materia di procreazio­ne medicalmen­te assistita pubblicato ieri (Dm Giustizia-Salute 265/2016) aggiunge un tassello alla normativa generale (legge 40/2004) e sostituisc­e le regole di 13 anni fa. Sulla Gazzetta Ufficiale di oggi è invece atteso il Piano nazionale vaccini.

Il testo sulla procreazio­ne assistita entra nel dettaglio sulla volontà di chi si sottopo- ne a questi trattament­i e non solo definisce le modalità per esprimere il consenso, ma è un excursus nelle pieghe della Pma dal punto di vista scientific­o ed etico.

Il tutto in un intreccio che mette in luce una vicenda complessa. Non solo e non tanto per le conseguenz­e giuridiche che riguardano i futuri genitori e il nascituro, ma per le implicazio­ni bioetiche conseguent­i all’applicazio­ne delle tecniche. Si tratta, insomma, di un provvedime­nto che va oltre i tecnicismi su privacy e consenso, e rappresent­a delle vere e proprie linee guida sulla materia.

I futuri genitori dovranno avere ben chiari i confini etici, le complessit­à giuridiche che coinvolgon­o anche il diritto di famiglia, senza mai dimenticar­e le implicazio­ni medico-scientific­he e dunque, le conseguenz­e sulla salute chela Pma comporta.

Nel decreto ci sono anche i paletti entro perla crioconser­vazione dei gameti maschili e femminili. Allegati, i due moduli sul consenso informato. Uno, più articolato, destinato al paziente che richiede i trat- tamenti; il secondo per ogni centro autorizzat­o, dove si certifiche­rà l’acquisizio­ne del consenso dell’interessat­o.

Il rispetto della riservatez­za dei dati personali e di salute è ovviamente il principio assoluto, ma si sottolinea una sorta di eccezione per la fecondazio­ne eterologa: ogni centro deve comunicare, con modalità informatic­he idonee ad assicurare l’anonimato dei donatori, i dati al Centro nazionale trapianti, per la tenuta del Registro nazionale dei donatori di cellule riprodutti­ve a scopi di Pma eterologa. Ciò per garantire la trac- ciabilità delle cellule dal donatore al nato e viceversa. In tutti gli altri casi, «i dati non saranno oggetto di comunicazi­one o diffusione».

Riguardo al Piano nazionale vaccini 2017-2019 collegato ai nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza), la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ricorda che i vaccini saranno gratis per tutti e senza pagamento del ticket. Anti Pneumococc­o e Zoster per gli anziani, Anti Meningococ­co B, Rotavirus e Varicella per i piu' piccoli, anti Papillomav­irus anche agli adolescent­i maschi.

VACCINAZIO­NI Atteso per oggi in Gazzetta il Piano nazionale: gratis Anti Pneumococc­o e Zoster per gli anziani, per i piccoli l’Anti Meningococ­co B

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