Il titolo del Biscione sale sull’ipotesi di intesa con Sky sulla pay-tv
pLe trattative per la vendita di Mediaset Premium a Sky accendono i riflettori sul titolo Mediaset in Borsa. Come anticipato ieri dal Sole 24 Ore, Sky sarebbe tornata a bussare alla porta di Cologno Monzese per rilevare la pay tv del Biscione. E nelle ultime settimane si sarebbe registrata una accelerazione nei negoziati, tanto che diverse fonti riferiscono che rispetto al passato le posizioni dei due gruppi sulla valutazione di Premium non sarebbero così distanti, seppur non ancora allineate. Ci sono margini, dunque, per trovare un accordo. E proprio questa prospettiva ha alimentato ieri gli acquisti sul titolo Mediaset. In particolare le azioni del gruppo televisivo hanno segnato a fine seduta un rialzo del 2,3%. Del resto, secondo gli analisti, la vendita di Premium a Sky avrebbe immediati benefici in termini finanziari e potrebbe in qualche modo sbloccare lo stallo che si è venuito a creare in Mediaset tra Fininvest e Vivendi. Una eventuale intesa, ad ogni modo, dovrebbe essere trovata in tempi stretti, anche per anticipare un’eventuale Offerta pubblica di acquisto di Vivendi su Mediaset che farebbe scattare la passivity rule (divieto di operazioni “difensive” senza aver ottenuto preventivamente il via libera degli azionisti).
Anche la richiesta di ingresso di Vivendi nel board di Mediaset, secondo alcune interpretazioni, potrebbe limitare l’operatività della società target nel periodo compreso tra la data dell’annuncio della convocazione e quella fissata per l’assemblea dei soci. I rischi, tuttavia, non mancano. Un eventuale accordo con Sky, sottolinea Equita, potrebbero far scattare un’indagine Antitrust perché Sky avrebbe i diritti del calcio per tutte le piattaforme, ma la soluzione potrebbe essere come in passato (acquisto di Tele+) la rivendita all’ingrosso dei diritti. «Il possibile accordo con Sky e la d e c i s i o n e d i A gcom entro aprile - concludono gli esperti di Equita - riteniamo porterà il mercato a focalizzarsi su cosa farà Vivendi e se tenterà di trovare un accordo con Fininvest/Mediaset».
Gli analisti di Icbpi ritengono che la vendita di Premium avrebbe importanti benefici dato «che darebbe immediata visibilità su una fetta importante del recupero di redditività previsto dal piano industriale 2017-2020 (200 milioni di euro su 468 milioni a livello di Ebit)». Il riferimento più recente sulla valutazione di Premium è rappresentato dall’Enterprise Value di circa 620 milioni che Vivendi aveva riconosciuto a Mediaset nell’accordo siglato lo scorso aprile. «I risultati recenti della pay tv, penalizzata anche dalla contesa con Vivendi e dagli effetti dell’interim management - sottolinea Icbpi - potrebbero però impattare negativamente sul prezzo. Nell’ottica di Sky va considerato l’importante vantaggio di rilevare il principale concorrente a cui però sono evidentemente collegati degli elevati rischi Antitrust sull’esito dell’operazione». Gli analisti di Akros, ad ogni modo, sarebbero soddisfatti con una valutazione superiore ai 300 milioni di Premium.