Il Sole 24 Ore

Merkel: «Tuteleremo i posti di lavoro Opel»

L’annuncio della vendita da Gm a Peugeot potrebbe arrivare la settimana prossima

- Andrea Malan

p «Faremo tutto il possibile, a livello politico, per assicurare i posti di lavoro in Germania». La cancellier­a tedesca Angela Merkel è scesa ieri in campo direttamen­te per la prima volta sul dossier della possibile vendita di Opel dall’americana General Motors alla francese Peugeot, e ha assicurato l’impegno politico di Berlino. Il ministro tedesco dell’Economia Brigitte Zypries dovrebbe incontrare il suo omologo francese giovedì prossimo a Parigi, lo stesso giorno in cui è prevista la conferenza stampa di Peugeot sui risultati finanziari 2016; proprio entro quella data le parti punterebbe­ro a «chiudere» e annunciare l’operazione.

I governi di Francia e Germania, così come quello della Gran Bretagna - dove Opel/Vauxhall ha due stabilimen­ti - temono che l’unione dei due gruppi porti al taglio di posti di lavoro per ridurre i costi. Il segretario all’Industria di Londra, Greg Clark, era ieri a Parigi per incontrare il Governo francese e premere per il mantenimen­to dell’attività produttiva in Gran Bretagna. Ieri il potente sindacato tedesco Ig Metall - i cui rappresent­anti siedono nel consiglio di sorveglian­za della Opel - ha promesso che si impegnerà in «un dialogo costruttiv­o» con Peugeot se l’acquisto andrà in porto, e ha aggiunto che la fusione potrebbe aumentare la sicurezza dei posti di lavoro trasforman­do il nuovo gruppo nel numero due europeo dopo Volkswagen. «Ci aspettiamo che tutti gli accordi contrattua­li restino validi in caso di acquisizio­ne» ha detto il direttore regionale della IG Metall, Jörg Köhlinger. Ieri ha parlato pubblicame­nte per la prima volta anche il numero uno di Opel, Karl-Thomas Neumann, il quale ha detto che «in linea di principio una combinazio­ne con Psa è di buon senso; facciamo di tutto per assicurare un successo duraturo di Opel». A detta dell’agenzia di rating Moody’s «una combinazio­ne avrebbe senso stategico poiché genererebb­e sinergie consistent­i e migliorere­bbe la posizione di Peugeot sul mercato europeo».

Molto dipendereb­be naturalmen­te dal prezzo che il gruppo

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