Merkel: «Tuteleremo i posti di lavoro Opel»
L’annuncio della vendita da Gm a Peugeot potrebbe arrivare la settimana prossima
p «Faremo tutto il possibile, a livello politico, per assicurare i posti di lavoro in Germania». La cancelliera tedesca Angela Merkel è scesa ieri in campo direttamente per la prima volta sul dossier della possibile vendita di Opel dall’americana General Motors alla francese Peugeot, e ha assicurato l’impegno politico di Berlino. Il ministro tedesco dell’Economia Brigitte Zypries dovrebbe incontrare il suo omologo francese giovedì prossimo a Parigi, lo stesso giorno in cui è prevista la conferenza stampa di Peugeot sui risultati finanziari 2016; proprio entro quella data le parti punterebbero a «chiudere» e annunciare l’operazione.
I governi di Francia e Germania, così come quello della Gran Bretagna - dove Opel/Vauxhall ha due stabilimenti - temono che l’unione dei due gruppi porti al taglio di posti di lavoro per ridurre i costi. Il segretario all’Industria di Londra, Greg Clark, era ieri a Parigi per incontrare il Governo francese e premere per il mantenimento dell’attività produttiva in Gran Bretagna. Ieri il potente sindacato tedesco Ig Metall - i cui rappresentanti siedono nel consiglio di sorveglianza della Opel - ha promesso che si impegnerà in «un dialogo costruttivo» con Peugeot se l’acquisto andrà in porto, e ha aggiunto che la fusione potrebbe aumentare la sicurezza dei posti di lavoro trasformando il nuovo gruppo nel numero due europeo dopo Volkswagen. «Ci aspettiamo che tutti gli accordi contrattuali restino validi in caso di acquisizione» ha detto il direttore regionale della IG Metall, Jörg Köhlinger. Ieri ha parlato pubblicamente per la prima volta anche il numero uno di Opel, Karl-Thomas Neumann, il quale ha detto che «in linea di principio una combinazione con Psa è di buon senso; facciamo di tutto per assicurare un successo duraturo di Opel». A detta dell’agenzia di rating Moody’s «una combinazione avrebbe senso stategico poiché genererebbe sinergie consistenti e migliorerebbe la posizione di Peugeot sul mercato europeo».
Molto dipenderebbe naturalmente dal prezzo che il gruppo