Banche, un settore difficile adatto a ve ri «intenditori»
I corsi azionari sono sotto pressione da tempo, in Italia più che in Europa, ma una ripresa non è esclusa
Non è da oggi che il settore bancario europeo attraversa un periodo molto difficile. Quello italiano ancor di più. Se poi si guardano le previsioni di alcuni gestori, la situazione non è prevista che migliori nel breve periodo di molto, dato che i problemi di fondo non sono stati ancora eliminati. Tuttavia, grazie ai prezzi interessanti ( leggasi bassi) di alcuni titoli bancari, potrebbe risultare un’opportunità investirci adesso tenendo però bene a mente che è un investimento rischioso e che di conseguenza comporta la presenza di una piccola percentuale in un portafoglio ben diversificato con l’aiuto di consulenti, possibilmente senza conflitto di interesse.
la situazione attuale
Le banche europee hanno risentito di una compressione sui margini di interesse legata ai tassi bassi, alla regolamentazione (nel 2016 le hanno dovuto affrontare l’adeguamento alle nuove regole di Basilea 3 e ai requisiti patrimoniali indicati dalla Bce) e al fatto che sono obbligate a ridefinire il proprio modello di business. Per affrontare queste tematiche cosa devono fare le banche europee? « Abbassare i costi — risponde Gilles Guibout, di Axa Investment managers — tagliando il numero di sportelli e il personale ( come ha fatto Ing e Bnp Paribas), incrementare gli investimenti in Information technology e aumentare la fascia di fatturato legata alle commissioni (per esempio attraverso l’ asset management) » .
La situazione è però più complicata per le banche italiane a causa della elevata frammentazione del settore ( che lo renderebbe poco efficiente a causa della moltiplicazione delle strutture di costi e dalla maggiore competizione) e dalla gestione delle sofferenze ( Npl).
le aspettative
Se nel complesso negli ultimi sei mesi il settore bancario europeo si è rivalutato, l’Italia ha sofferto anche per la presenza dei rischi legati agli aumenti di capitale di UniCredit e alle incertezze dovute alle mo- dalità di salvataggio di Mps. « Il settore bancario italiano — spiega Gabriele Roghi, di Invest Banca — si sta adesso stabilizzando anche se non dobbiamo nascondere le molte criticità ancora sul tavolo che potrebbero tornare a tormentarlo. Il riferimento è soprattutto alla conclusione della ricapitalizzazione di Mps e alle condizioni di salute delle banche più a rischio che non hanno ancora dato segnali evidenti di svolta ( ci riferiamo alle due banche venete e a Carige). Per fornire prospettive di sviluppo alle banche italiane sarà fondamentale che la ripresa economica trovi nuovo slancio nei prossimi mesi » .
Che la situazione non sia ancora rosea lo testimonia anche Raj Shant, di Bny Mellon il quale sostiene che « il settore bancario presenta opportunità di investimento ma crediamo che gli investitori farebbero meglio a guardare fuori dall’Europa. Il problema principale risiede nei tassi ancora bassi dell’Eurozona che riducono i margini netti delle banche » .
le opportunità
Quali sono dunque le chance del settore bancario europeo? «La principale — risponde Luca Gianelle, di Russell Investments — è legata alle valutazioni. Lo spread tra le valutazioni del settore bancario e quelle degli altri settori azionari europei si attesta su livelli estremi, evidenziando un accentuato pessimismo del mercato sul futuro del settore. Questa dinamica appare particolarmente pronunciata in Italia, benché si tratti di una caratteristica diffusa anche negli altri Paesi Ue. Non siamo però ciechi di fronte agli evidenti rischi — continua Gianelle — che hanno contribuito a spingere le valutazioni ai livelli attuali. Nonostante ciò consideriamo le banche uno dei settori più interessanti sempreché si scelgano i titoli meritevoli dal punto di vista fondamentale e sulla base di un processo di valutazione disciplinato e accurato » .
i rischi
Non va i nfine dimenticato che l’andamento del settore bancario è strettamente legato anche alle incertezze politiche. «Questo significa che — conclude Shant — benché in un’ottica di medio termine le prospettive siano favorevoli, nel breve termine — viste le imminenti scadenze politiche in Francia, Germania e Olanda — il settore bancario europeo sarà ancora volatile».