Le conseguenze sociali della diseguaglianza
C’è qualche ragione per cui una distribuzione anche molto disuguale della ricchezza può avere ricadute positive? Vi sono molti motivi per desiderare una distribuzione più equa della ricchezza. Nella teoria economica classica, togliere un euro a un ricco e darlo a un povero riduce l’utilità del ricco molto meno di quanto aumenti quella del povero, quindi accresce il benessere collettivo. Altri motivi nascono da considerazioni economiche o di tenuta della società. Ad esempio, una distribuzione molto disuguale può rendere le economie più vulnerabili a crisi finanziarie se la soluzione politica è uno sconsiderato accesso al credito per i meno abbienti. Può rendere le economie più instabili socialmente e politicamente, pregiudicando la crescita di un Paese. Il problema può essere aggravato se la disuguaglianza economica sfocia anche in quella politica. Può essere un ostacolo all’imprenditoria se in presenza di mercati finanziari imperfetti le buone idee non hanno possibilità di finanziarsi quando vengono a chi non ha già soldi. Perciò i Governi intervengono nella distribuzione attraverso il Fisco, ma molto più sui redditi che non sulla ricchezza. Anche nei Paesi dove la ricchezza è tassata nella sua interezza, come in quelli nordici, la redistribuzione lascia molta disuguaglianza. Una ragione è che la redistribuzione disincentiva chi accumula ricchezza ad accumularla, lasciando tutti con una torta più piccola. Una certa concentrazione è necessaria per generare più ricchezza per tutti. Oltre a questo, in una prospettiva multigenerazionale, c’è forse un altro vantaggio da una elevata concentrazione della ricchezza. In sua assenza certe opere non verrebbero mai costruite. Si pensi alle ville dei banchieri fiorentini, o a quelle dei mercanti romani, o ai palazzi dei Papi. Se le ricchezze dei banchieri fossero state re-distribuite non avremmo quei palazzi. L’aspetto interessante è alla lunga le grandi fortune ritornano al popolo: chi le accumula non le consuma e non le porta nella tomba. Vengono lasciate in eredità ai figli, poi a tutti.