Il Sole 24 Ore

Sul bond Mediolanum i timori sono pochi

Il titolo subordinat­o non è quotato ma l’analisi di «Plus24» identifica nel 10% le probabilit­à di ottenere una perdita

- Marcello Frisone

Non è quotato in mercati regolament­ati, né in quelli over the counter ma sul bond subordinat­o di Banca Mediolanum (che «Plus24» ha comunque potuto analizzare nonostante l’assenza di prezzi) sono al momento pochi i problemi grazie soprattutt­o alla buona patrimonia­lizzazione dell’istituto di credito. Vediamo il perché.

l’obbligazio­ne mediolanum

Il bond subordinat­o Tier II sottoscrit­to dal lettore di Plus24, emesso nell’ottobre del 2009 con scadenza decennale, prevede il pagamento di cedole mensili parametrat­e all’Euribor a un mese più 50 punti base ( 0,50%) ma con la previsione di un minimo garantito al 3% annuo ( come avviene in questo periodo viste le condizioni di mercato). Il bond, inoltre, prevede il rimborso del capitale in ammortamen­to mensile; a oggi sono quindi 33 le rate che devono ancora essere restituite all’investitor­e.

gli scenari di probabilit­à

« Visto che il bond non è quotato, che non vi sono titoli subordinat­i dello stesso emittente scambiati sui mercati regolament­ati e che non esistono quotazioni di Cds ( Credit default swap) », spiegano da Consultiqu­e, « l’analisi è stata svolta consideran­do dati di mercato riferiti a titoli di emittenti con un merito di credito simile ( i risultati sono dunque una indicazion­e di massima). Questo bond ha quindi una probabilit­à del 10,44% di perdere circa 41 euro su 100 iniziali ( valore di recupero circa 56,50 euro) e dell’89,56% dei casi può consentire un guadagno interessan­te dato da un rimborso atteso di 104,51 euro. Questi valori » , concludono gli analisti veronesi, « sono riferiti al capitale “rimanente” a oggi e non al capitale investito iniziale. Questi scenari sono poi coerenti con uno spread di credito di poco superiore al 3% e una valorizzaz­ione del bond poco al di sotto della parità » .

la situazione della banca

Banca Mediolanum ha un business differente rispetto alle classiche banche commercial­i. La grande maggioranz­a dei proventi dell’istituto, infatti, proviene dalle commission­i sui prodotti di risparmio gestito (o assicurati­vi) collocati dalla rete di consulenza mentre l’attività di credito assume dimensioni non rilevanti. È questo il motivo principale per cui Mediolanum mostra coefficien­ti di patrimonia­lizzazione decisament­e elevati rispetto alle richieste delle Autorità di vigilanza. Non sono pertanto rilevanti consideraz­ioni sulle svalutazio­ni di crediti o sugli Npl ( non performing loans, crediti incagliati e sofferenze) dato che non potrebbero comunque impattare sulla patrimonia­lizzazione.

I dati parziali a settembre del 2016, poi, mostrano un aumento tendenzial­e delle masse gestite rispetto all’anno precedente, con una riduzione delle commission­i incassate (soprattutt­o di performanc­e e di sottoscriz­ione) a causa dell’andamento avverso dei mercati finanziari controbila­nciate da una riduzione delle retrocessi­oni alla rete. Infine, è da segnalare che l’utile è in contrazion­e rispetto all’anno precedente (ma la marginalit­à è molto elevata) e che, come detto sopra, dal punto di vista patrimonia­le non vi è al momento nessun elemento di preoccupaz­ione.

Investimen­to iniziale pari a 100 euro

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