Il fondo etico Fu ndquest battuto dagli Etf responsabili
Sono un’infermiera di 30 anni. Ho investito parte dei miei risparmi a dicembre 2016 in un fondo etico che ha il codice Isin FR0012686020. Vorrei avere un parere sulla bontà del fondo e su quanto tempo dovrò tenerlo. re come sia sempre da evitare l’investimento in un fondo di recente creazione, del quale non si dispone di una serie storica sufficiente a effettuare le adeguate analisi», precisano da Norisk. La lettrice, quindi, ha i nvestito “a scatola chiusa” in questo fondo e, come vedremo, non è stata particolarmente premiata.
Dal Kiid ( Key investor informatio document, il documento con le informazioni chiave per gli investitori, ndr) del fondo si rilevano commissioni di sottoscrizione del 3% e spese correnti del 2,95% annuo. Per avere un termine di paragone, un Etf sul Msci World può presentare un Ter ( totale expense ratio, indicatore di costo totale, ndr) dallo 0,15% a un massimo dello 0,5%, mentre l’Etf “socially responsible” di Ubs (LU0629459743) presenta un spese correnti per lo 0,38 per cento.
Dal 12 giugno 2015, data di partenza, il net total return (rendimento totale netto) del fondo è cresciuto del 2,8%, a fronte del +10,8% dell’Etf sul mercato globale e del +8,2% dell’Etf Socially Responsible. I tre prodotti hanno presentato livelli di rischio paragonabili.
Non si può fornire un parere sulla scelta del focus di investimento, non conoscendo né la propensione al rischio della lettrice né la sua asset allocation complessiva. «Qualora la lettrice volesse puntare su un fondo etico a livello globale sarebbe sicuramente preferibile optare per l’Etf di Ubs, dato che non è possibile valutare la bontà del fondo da lei sottoscritto», spiegano da Norisk.
Con un costo annuo prossimo al 3%, inoltre, è ragionevole affermare che appare difficile che nei prossimi anni il fondo possa offrire risultati superiori a quelli dell’Etf paragonabile. «Approfittando quindi dei guadagni finora accumulati (+4% da inizio dicembre), che permettono di compensare anche le commissioni di sottoscrizione, si può quindi pensare di dismettere il fondo i n favore di un’alternativa più efficace», concludono da Norisk.