L’innovazione? È nell’engineering
Per Maire Tecnimont e Técnicas Reunidas la fase di crescita del portafoglio ordini spinge i ricavi
L’adeguamento alle sempre più stringenti normative sul consumo energetico ha aperto nuove vie ai gruppi internazionali nel settore dell’impiantistica per il settore degli idrocarburi (Oil & Gas, Petrolchimica, Fertilizzanti). In particolare sta prendendo piede il “revamping”, vale a dire l’ammodernamento di impianti esistenti, o per ridurne le emissioni nocive oppure per produrre idrocarburi meno inquinanti. Tra le società attive in questo settore vi sono l’italiana Maire Tecnimont e la spagnola Técnicas Reunidas, che fra l’altro hanno in comune un controllo azionario significativo da parte dei loro presidenti, rispettivamente Fabrizio Di Amato e José Lladò Fernàndez-Urrutia. Nei primi 9 mesi del 2016 Maire Tecnimont ha conseguito ricavi pari a 1.702,2 milioni, il 52,3% in più rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Queste forti variazioni nel giro d’affari non sono rare nelle imprese di engineering e riflettono, in questo caso, l’evoluzione dei progetti nel portafoglio ordini e l’avanzamento delle nuove acquisizioni di commesse. Analogamente, l’ebit è balzato del 38,7% a 108,3 milioni e l’utile netto del 41,3% a 47,6 milioni. Anche Técnicas Reunidas al 30/9/2016 ha conseguito un incremento dei ricavi complessivi (+14,4% a 3.443,8 milioni) ma, in relazione soprattutto a un incremento di alcuni costi operativi e a maggiori ammortamenti, l’ebit è sceso del 5,9% a 138,9 milioni. Peraltro l’ebit margin, pari al 4%, è risultato in linea con le indicazioni del management. Inoltre la presenza di perdite per 2,2 milioni relative alle partecipate a patrimonio netto e un tax rate in aumento dal 24,1% al 26,5% hanno portato a un calo del 12%, a 101,3 milioni, dell’utile netto. Maire Tecnimont ha sottolineato che l’elevato livello del portafoglio ordini a fine settembre 2016 (6.521,4 milioni) e la maggiore presenza rispetto al 2015 di progetti di tipo Epc (Engineering, Procurement, Construction) indica per i risultati finali del 2016 un andamento in linea con quello dei primi 9 mesi. Técnicas Reunidas, per l’intero esercizio 2016, ha indicato ricavi complessivi compresi fra 4,5 e 4,6 miliardi (superiori quindi al dato record del 2015, pari a 4,2 miliardi); l’ebit margin dovrebbe confermarsi al 4% (il doppio del dato 2015). Rimane l’impegno del gruppo a una congrua distribuzione di dividendi, e il 19 gennaio 2017 è stato pagato un acconto dividendo 2016 di 0,667 euro per azione, identico a quello versato per l’esercizio precedente. Maire Tecnimont e Técnicas Reunidas, in un contesto altalenante per l’industria petrolifera, continuano a puntare sulla leadership tecnologica per continuare ad alimentare il portafoglio ordini.