Il Sole 24 Ore

Tutti gli strumenti per puntare sul Canada

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Il Canada si caratteriz­za da una forte ricchezza di risorse naturali, con un’economia incentrata sulle esportazio­ni. La Bank of Canada (BoC) ha previsto una crescita del Pil per il 2017 e 2018 del 2,1%. L’inflazione si attesta sotto il 2%, mentre il tasso di disoccupaz­ione viaggia intorno al 7%. La BoC ha recentemen­te confermato i tassi di interesse allo 0,5% sui minimi storici, a causa dell’elevata incertezza sui rapporti verso gli Usa. Tra gli obiettivi del neo presidente Trump vi è infatti la rinegoziaz­ione del Nafta, l’accordo nordameric­ano per il libero scambio, che fa temere il Canada essendo le esportazio­ni per tre quarti destinate agli Usa. Il Paese rientra tra quei pochi ad avere ancora un rating tripla A, anche se l’agenzia Fitch ha ventilato un outlook negativo sulla scia delle misure protezioni­stiche di Trump.

Le decisioni della BoC, ma soprattutt­o la ripresa del prezzo del petrolio - a cui la valuta locale è molto correlata - hanno rafforzato il dollaro canadese; il cambio EurCad è passato dall’1,55 di inizio 2016 all’1,38 attuale. L’andamento della Borsa canadese rispecchia l’andamento delle materie prime, evidenzian­do il crollo del 2015, seguito da una forte ripresa che ha visto l’indice Msci Canada guadagnare da inizio 2016 il 35% (in euro). La curva dei tassi sui rendimenti dei titoli di Stato sulle varie scadenze, si evidenzia uno shift verso l’alto rispetto l’anno precedente e una maggiore inclinazio­ne; il decennale passa infatti dall’1,18% all’1,72% mentre quello a un anno presenta una variazione minima dallo 0,46% allo 0,6%. È possibile esporsi sul mercato canadese con diversi strumenti di natura diversific­ata, in particolar­e sul fronte azionario. Inoltre è possibile acquistare singole obbligazio­ni governativ­e in valuta locale o euro. Il Canada è il 2° Paese più esteso al mondo e ha35 milioni di abitanti che parlano due lingue ufficiali: inglese e francese

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