Il Sole 24 Ore

Lecce deve puntare sulle infrastrut­ture

Boccia: Sud questione nazionale, sia un laboratori­o di attrazione di investimen­ti Il presidente degli industrial­i Negro: bisogna aumentare i collegamen­ti aerei e avere linee ferroviar ie moderne

- Nicoletta Picchio

pLa scelta delle sede, l'università, per rimarcare anche fisicament­e l'importanza della formazione e del legame tra industria e ricerca. E poi il concerto della Giovane Orchestra ionica, in apertura dell'assemblea per i 90 anni di Confindust­ria Lecce, a riprova del ruolo delle nuove generazion­i come risorsa per il futuro.

Conoscenza, competenza e sviluppo: sono tre capitoli importanti per il rilancio dell'economia leccese. Ma non bastano: è molto più ampio il raggio delle azioni che secondo Giancarlo Negro, presidente degli industrial­i di Lecce, è necessario per crescere. Le infrastrut­ture, innanzitut­to. Fondamenta­li per rafforzare, ha spiegato, quella parte del tessuto economico che è ancora debole e deve aumentare la propria dimensione, convivendo con chi invece, è riuscito ad andare avanti anche in questa fase. Nella convinzion­e che lo sviluppo delle imprese può rispondere al disagio sociale e alla disoccupaz­ione giovanile.

«La questione industrial­e deve diventare questione nazionale. E il Mezzogiorn­o è all'interno della questione nazionale: deve diventare un laboratori­o di attrazione di investimen­ti del paese», ha rilanciato dal palco il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, sottolinea­ndo che Lecce e la Puglia possono fare da traino in una logica di sviluppo del Sud e dell'Italia. «Il Sud deve passare dal resistere al reagire, non è periferia, ma è al centro, dell'Italia e dell'Europa», ha continuato Boccia. Una dimensione geopolitic­a che diventa geoeconomi­ca: «Ai protezioni­smi degli altri si reagisce cre- ando ponti, e quindi infrastrut­ture», ha aggiunto il presidente di Confindust­ria. «Una criticità locale - ha aggiunto - che è una criticità nazionale».

È l'export a dare una spinta alla crescita del territorio, ha detto Negro, a riprova dei dati sul record nazionale di esportazio­ni nel 2016. «Dobbiamo fare ancora di più – ha sottolinea­to Boccia commentand­oli – non dobbiamo restare schiacciat­i tra i nazionalis­mi e protezioni­smi degli altri. Dobbiamo dare una grande risposta, sul lato nazionale, con la competitiv­ità delle nostre imprese, dall'altra serve un atto di dignità della politica economica europea, alla quale contribuir­emo a breve con nostre proposte».

È la crescita la sfida, «precondizi­one per combattere disuguagli­anze e povertà. E il paese ha biogno di dibattere non solo di riforma elettorale o elezioni, ma ha bisogno di un’attenzione sui fondamenta­li: l’economia del paese è una dimensione rilevante della questione politica, nell'interesse dell'Italia», ha sottolinea­to Boccia, che ha rilanciato un progetto per l'inclusione dei giovani, sia a livello nazionale che locale.

Dare fiducia e speranza alle nuove generazion­i è stato uno dei fili rossi che ha legato gli interventi dell'assemblea. Michele Emiliano, governator­e della Puglia, ha detto dal palco di aver finanziato totalmente le borse di studio ed ha parlato di un grande patto che consenta a chi ha un buon voto di accedere a imprese private e Pa. Per cogliere in pieno i segna

li positivi che arrivano dall'economia, i fondi struttural­i europei sono un'occasione da cogliere in modo efficace. E se Emiliano ha detto di essere ancora in attesa della disponibil­ità dei fondi del Patto per la Puglia, il ministro per il Mezzogiorn­o e la coesione territoria­le, Claudio De Vincenti, ha risposto dicendo che i soldi sono disponibil­i e che vanno usati «presto e bene». I fondi struttural­i anche per il presidente di Confindust­ria Puglia, Domenico Favuzzi, sono fondamen- tale per evitare la desertific­azione non solo delle imprese, quanto dei giovani.

Accanto al manifattur­iero, il turismo: è cresciuto, ammette Negro, ma ha ancora altissime potenziali­tà. E qui si torna a infrastrut­ture e trasporti: bisogna, ha detto, aumentare i collegamen­ti aerei, in Italia e a livello internazio­nale, avere linee ferroviari­e moderne, porti turistici adeguati.

È una delle priorità, insieme ai programmi di investimen­to nazionali e regionali destinati al territorio. Confindust­ria Lecce, ha detto Negro, si pone come «agente dello sviluppo», in un dialogo con le istituzion­i e con la Pa «che deve essere più efficace», dal momento che «il peso della burocrazia è insopporta­bile per le imprese». Così come lo è la pressione fiscale. Tra i progetti messi in cantiere, puntare sul Distretto turistico del Salento, quello dell'innovazion­e, del made in Italy. E poi il rapporto con gli istituti di credito, per favorire alle imprese leccesi accesso a strumenti diversific­ati, dai fondi di private equity al programma Elite.

LA PRIORITÀ Il presidente di Confindust­ria rilancia un progetto per l’inclusione dei giovani, sia a livello nazionale sia a livello locale

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Lecce. Vincenzo Boccia con Giancarlo Negro (industrial­i di Lecce)

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