Fisco, semplificazione debole
Liquidazione trimestrale Iva già dal 2017 - Lo spesometro diventa semestrale per un anno
pIl fisco risidegna la mappa degli adempimenti tra semplificazioni e complicazioni che non lasciano tranquilii né le imprese né i professionisti. Ma andiamo con ordine.
Dal 2017 sarà eliminata la comunicazione dei beni in uso ai soci e quella dei finanziamenti e dei versamenti all’azienda da parte dei soci o familiari dell’imprenditore.
L’invio delle liquidazioni Iva dovrà essere effettuato prima rispetto a quello dei dati delle fatture, sulle quali la liquidazione si basa. Infine, un errore normativo prevede l’eliminazione degli Intra dei servizi resi e la reintroduzione solo per il 2017 e per tutti i contribuenti (anche chi inviava gli Intra trimestralmente) dell’invio dei modelli riepilogativi relativi agli acquisti di beni e ai servizi ricevuti.
Sono queste le contraddizioni contenute nella legge di conversione del decreto Milleproroghe, approvata dal Senato il 16 febbraio 2017 e ora in attesa di approvazione alla Camera.
Spesometro
Solo per il 2017, lo spesometro trimestrale obbligatorio (non quello opzionale o non le liquidazioni periodiche Iva) potrà essere inviato, per il primo semestre 2017, non più entro il 25 luglio 2017, ma entro il 16 settembre 2017. Per il secondo semestre 2017, invece, l’invio scadrà entro il mese di febbraio 2018.
A regime l’invio dei dati trimestrali sarà entro «l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre», mentre solo per il secondo trimestre entro il 16 settembre (articolo 4, comma 4, decreto legge 22 ottobre 2016 numero 193).
Per l’invio trimestrale della «comunicazione dei dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche» Iva, mensili o trimestrali, la scadenza ha gli stessi termini dello spesometro, ma il Milleproroghe prevede che solo per il primo anno devono essere rispettate le scadenze ordinarie, che sono «l'ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre» e per il secondo trimestre, per il quale la scadenza è il 16 settembre 2017. Quindi, gli invii delle liquidazioni saranno trimestrali, mentre quelli delle fatture semestrali, al contrario di quanto avviene nei processi contabili, dove prima si registrano le fatture e poi si fanno le liquidazioni periodiche.
Modelli Intra
Secondo la legge di conversione del decreto Milleproroghe, approvato dal Senato il 16 febbraio 2017 e ora in approvazio- ne alla Camera, tutti gli obblighi di comunicazione dei dati relativi agli acquisti intracomunitari di beni e alle prestazioni di servizio ricevute da soggetti stabiliti in altro Stato Ue, previsti dall’articolo 50, comma 6, decreto legge 30 agosto 1993 numero 331, nel testo vigente alla data di entrata in vigore del decreto legge 22 ottobre 2016 numero 193, sono prorogati al 31 dicembre 2017.
Quindi, per le operazioni del 2017, non cambierà nulla rispetto al passato, mentre solo dal 1° gennaio 2018, saranno operative le soppressioni previste dall’articolo 4, comma 4, lettera b), decreto legge 22 ottobre 2016 numero 193, dei modelli Intra per gli acquisti intracomunitari di beni e le prestazioni di servizi ricevute (Intra-2, beni acquistati e servizi ricevuti).
Questa soppressione do- vrebbe riguardare solo gli obblighi fiscali e non quelli statistici, che dovrebbero rimanere obbligatori per coloro i quali presentano gli elenchi con periodicità mensile.
Il nuovo articolo 50, comma 6, decreto legge 30 agosto 1993, numero 331, che sarà in vigore dopo la pubblicazione della legge di conversione del decreto Milleproroghe, poi, prevede addirittura l’eliminazione, da subito, dell’invio anche dei dati delle prestazioni di servizi resi. Si tratta sicuramente di un errore, in quanto questo invio è previsto dall’articolo 262, lettera c), della direttiva Ue 28 novembre 2006 numero 2006/112/CE.
Se non sarà corretta questa svista, dal giorno dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del Milleproroghe, non ci sarà più l’obbligo di inviare gli Intra servizi resi.
Quindi, dalle operazioni riferite al primo trimestre 2018 o al mese di gennaio 2018, per i mensili (nota delle Dogane 10 gennaio 2017 numero 244/RU), non saranno più obbligatorie le presentazioni, non solo dei modelli riepilogativi Intra-2 (servizi ricevuti e beni acquistati, per i soli dati fiscali), in forza dell’articolo 4, comma 4, lettera b, decreto legge 22 ottobre 2016 numero 193, ma anche dei modelli Intra 1 per i soli servizi resi.
Beni in uso ai soci e finanziamenti
Dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Milleproroghe sarà soppressa la comunicazione relativa all’utilizzo personale dei beni d’impresa da parte dei soci o dei familiari dell’imprenditore (articolo 2, comma 36- sexiesdecies, decreto legge 13 agosto 2011, n. 138). Inoltre, sarà soppresso anche l’invio dei «dati delle persone fisiche, soci o familiari dell'imprenditore, che hanno concesso all’impresa» nel corso dell’anno, «finanziamenti o capitalizzazioni per un importo complessivo, per ciascuna tipologia di apporto, pari o superiore» a 3.600 euro (articolo 2, comma 36-septiesdecies, decreto legge 13 agosto 2011 numero 138 e provvedimento 2 agosto 2013 numero 94904).
Non sarà abrogato, invece, l’obbligo di dichiarare come reddito diverso la differenza tra il valore di mercato e il corrispettivo annuo per la concessione in godimento di beni dell'impresa a soci o familiari dell'imprenditore (articolo 67, lettera h-ter), del Tuir). Dovrà essere chiarito se le due soppressioni si applicheranno già dai dati relativi al 2016, la cui scadenza è prevista per il 30 ottobre 2017.
IL PUNTO CRITICO Reintrodotti per il 2017 i modelli Intra per acquisti e servizi ricevuti
MENO VINCOLI Eliminata non solo la comunicazione per i beni usati dai soci ma anche quella dei finanziamenti all’impresa