Il Sole 24 Ore

Stadio Roma, dopo lo stop Mibact Raggi frena. La società: tempi sospetti

DECISIONE ALLA CONFERENZA DI SERVIZI

- Laura Di Pillo

Nuovo stop per lo stadio gialloross­o. La Soprintend­enza del Comune di Roma del Mibact ha comunicato l’avvio di un procedimen­to di vincolo, cioè una dichiarazi­one di interesse particolar­mente importante sull’Ippodromo di Tor di Valle, area sulla quale dovrebbe nascere lo stadio di proprietà della As Roma. «Nuovi elementi che incidono sulla valutazion­e e realizzazi­one del progetto» ha commentato la sindaca di Roma Virginia Raggi. «Come abbiamo sempre detto - ha poi aggiunto - vogliamo che la Roma abbia uno stadio ma nel rispetto della legge». Nella lettera, inviata il 15 febbraio al Comune e alla società proponente (Eurnova srl) la Soprintend­enza sottolinea la rilevanza architetto­nica in particolar­e della tribuna e si prescrive che l’area sia lasciata libera da opere «in elevato a eccezione dei manufatti già esistenti, per i quali, in caso di sostituzio­ne, non dovranno essere superate l’altezza e la densità attuali». La lettera firmata dalla soprintend­ente Margherita Eichberg fissa un limite di 80 giorni «per la produ- zione di eventuali osservazio­ni e memorie scritte», cioè oltre il 3 marzo quando dovrebbe essere espresso il parere finale dalla Conferenza dei servizi avviata in Regione. «Una volta vincolato, l’Ippodromo di Tor di Valle, che nell’attuale progetto dovrebbe essere abbattuto per fare spazio allo stadio, non potranno essere apportate modifiche se non con l’autorizzaz­ione dell’ufficio di tutela (la Soprintend­enza)» ha spiegato la Eichberg. Una mossa a sorpresa che certamente pone una grossa incognita sull’esito del confronto tecnico in corso tra Comune e società in merito alla possibile revisione di un progetto che ha diviso il Movimento 5 Stelle e che ha suscitato perplessit­à da parte della sindaca Raggi. Nuovi incontri tecnici sono previsti in settimana e domani sarà a Roma Beppe Grillo. Certamente quello dello stadio sarà tra i punti più insidiosi dell’agenda politica dei 5 Stelle. Il tema potrebbe essere sottoposto anche all’avvocatura capitolina a cui i 5 Stelle hanno già chiesto altri pareri legali. La questione insomma si complica notevolmen­te ma non è definitiva­mente compromess­a. Perché l’avvio del procedimen­to di vincolo corre parallelo all’iter attuale della conferenza dei servizi dove il Governo ha un unico rappresent­ante che dovrà mediare ed esprimere un unico parere, su un progetto da 1,6 miliardi a carico dei privati e cha ha già incassato la delibera di pubblico interesse dell’opera da parte alla Giunta Marino nel 2014. Sullo sfondo resta il possibile contezioso Comune -Società che ha già investito 60 milioni sul progetto. E proprio la società ieri ha messo in evidenza la tempistica sospetta con cui si è mossa la soprintend­enza e ha fatto sapere che avvierà «ogni azione» a tutela del progetto. Tra queste anche il ricorso al Tar .

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy