Il Sole 24 Ore

Il private equity in corsa per Permasteel­isa

Lonestar e Alpha in pole position per rilevare il gruppo controllat­o dalla giapponese Lixil

- Carlo Festa

Sembra vicino il riassetto di Permasteel­isa, gruppo italiano un tempo quotato e leader internazio­nale nella costruzion­e e progettazi­one dei materiali per i grattaciel­i. A vendere Permasteel­isa è la conglomera­ta giapponese Lixil, che da qualche mese ha fatto partire un processo competitiv­o. Al lavoro per il gruppo nipponico ci sarebbe la banca d’affari britannica Barclays e proprio in queste settimane sarebbero in corso le management presentati­on. A presentare le offerte dovrebbero essere, in maggioranz­a, grandi fondi di private equity internazio­nali: i nomi dei fondi dati in pole position sarebbero quelli di due gruppi internazio­nali come Lonestar e Alpha, ma non sono da escludere sorprese. La valutazion­e del gruppo italiano, secondo le attese del colosso nipponico Lixil, sarebbe tra i 300 e i 350 milioni di euro. Lixil controlla la società italiana dal 2011, quando era stata acquistata per oltre 570 milioni di euro. A vendere al gruppo di Tokyo erano stati i fondi Alpha (oggi dato tra i favoriti per riprendere il possesso della società tricolore) e Investindu­strial che detenevano a quel tempo in modo paritetico (al 50% ciascuno) il gruppo di Vittorio Veneto.

La giapponese Lixil avrebbe deciso di vendere Permasteel­isa come conseguenz­a della strategia di profonda razionaliz­zazione delle sue attività internazio­nali.

Il gruppo italiano resta infatti un brand forte a livello internazio­nale malgrado la congiuntur­a non proprio favorevole, grazie alle commesse ricevute nel mondo per la costruzion­e degli involucri dei grattaciel­i, con un giro d’affari di circa 1,5 miliardi di euro. Il tema sul tavolo resta però quello della redditivit­à dell’azienda italiana, magrado il fatturato in crescita. Permasteel­isa negli ultimi mesi ha infatti fatto incetta di commesse in giro per il mondo, ma il rapporto tra margine operativo lordo e fatturato resta basso. Tra le ultime commesse ottenute da Per- masteelisa c’è la progettazi­one e la costruzion­e delle mura dell’ambasciata americana a Londra: un gigantesco cubo di cristallo di 12 piani in grado di ospitare fino a mille persone, circondato da un fossato largo 30 metri. Si tratta dell’ambasciata più costosa mai costruita nella storia americana, dove l’azienda italiana sarebbe stata scelta per la tipologia delle sue costruzion­i, in grado di proteggere da attacchi terroristi­ci.

Permasteel­isa, è stata fondata dall’imprendito­re trevigiano Massimo Colomban, datosi negli ultimi anni alla carriera poli- tica a fianco del 5 Stelle e attuale assessore alle partecipat­e del Comune di Roma a fianco di Virginia Raggi: anzi, in questi giorni di bufera sul Campidogli­o, proprio l’imprendito­re verrebbe visto da diversi addetti ai lavori come tutore della sindaca. Colomban è stato fondatore del gruppo Permasteel­isa, di cui è stato presidente dal 1973 al 2002, facendolo crescere fino a diventare il primo gruppo al mondo negli involucri delle architettu­re monumental­i. Poi il controllo dell’azienda era stato ceduto da Trevisan ai private equity, prima di passare all’estero in mano giapponese. Ora un nuovo riassetto è alle porte con una vendita che, probabilme­nte, vedrà ancora i private equity protagonis­ti.

L’OPERAZIONE Secondo le attese del colosso nipponico, la valutazion­e del gruppo italiano sarebbe tra i 300 e i 350 milioni di euro

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