Il Sole 24 Ore

«Monologion» ed altri Trattati

- Armando Torno

condo libro de Il libero arbitrio, il santo di Ippona scrive: «Ciò che crediamo vogliamo anche conoscerlo e comprender­lo. Se, infatti, credere e intendere non fossero due cose distinte e non dovessimo prima credere ciò che di grande e divino desideriam­o intendere, invano il profeta avrebbe detto: “Se non credete non intenderet­e” ( Isaia 7, 9 ). Ed anche nostro Signore, con le parole e con i fatti, esortò quelli che chiamò a salvezza per prima cosa a credere... Quindi a coloro che già credono disse: “cercate e troverete”».

Nell’ambito dell’opera di Anselmo il Proslogion seguiva il Monologion, le due opere che diventeran­no importanti per i secoli successivi. Se quest’ultima è una meditazion­e solitaria intorno agli attributi e alla natura di Dio, nella prima è racchiuso il tentativo di trovare un argomento semplice ed evidente per provarne l’esistenza; qualcosa capace di convincere senza eccessivi sforzi l’ateo, o meglio l’in - sipiens. Da Kant in poi la via seguita da Anselmo diventerà nota come l’”argomento ontologico” (del quale, un primo cenno, si trova in un’opera giovanile di Aristotele); Descartes e Leibniz mediterann­o su queste pagine e la loro fortuna giungerà ai nostri giorni, come prova l’interesse che mostrò il più grande logico del Novecento, celebre per i suoi lavori sull’incomplete­zza delle teorie matematich­e: Kurt Gödel. Se Monologion e Proslogion sono il laborato- rio della pura ricerca di Dio, altre opere di Anselmo termineran­no, per così dire, la sua ricerca di filosofo e santo. Tra esse c’è la Lettera sull’incarnazio­ne del Verbo (che non ha una sola redazione) o Perché Dio si è fatto uomo o Sulla concezione virginale e il peccato originale o Sulla procession­e dello Spirito Santo (è un confronto con la Chiesa orientale per la controvers­ia sul Filioque). È un protagonis­ta della fede che scrive questi libri e ricorda a tutti - parafrasia­mo l’argomento ontologico - che Dio non è soltanto l’Essere del quale non si può concepire nulla di più grande, ma si è rivelato e fatto uomo.

Le opere ricordate, dopo le maggiori, si trovano insieme ad altre brevi in una raccolta dal titolo Trattati , appena uscita da Jaca Book nella « Biblioteca di cultura medievale», con una presentazi­one di Inos Biffi e a cura di Aldo Granata. Il volume è il tomo secondo di tali scritti (il primo, di prossima uscita, conterrà i restanti) e fa parte delle Opere di Anselmo che stanno

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