Il lato umano del territorio
pagnava vari livelli di studio, sin dalle elementari, se ne affrontava non solo la natura fisica (monti, fiumi, laghi, pianure) ma anche le peculiarità culturali e le propensioni economiche.
In anni recenti, l’esistenza di uno spazio dimensionale globale, soprattutto in termini economici, ha fatto pensare che ciò dovesse costituire un superamento della geografia dei luoghi. Un errore fatale, perché i territori con le loro diversità restano una ricchezza, chi ha pensato che la globalizzazione avesse eliminato per sempre l a geografia ha declinato una strategia dell’impoverimento. Lo spiega bene Attilio Celant, studioso di geografia economica che ha raccolto una quarantennale attività accademica nel volume Frammenti, dove la scelta del titolo sta a indicare la frammentarietà del mondo e la necessità di comprenderlo partendo dalle sue porzioni.
Lo spazio è certamente una nozione scientifica, «superficie continua, isotropa e isomorfa», astrazione di una parte della superficie terrestre, una distanza fisica fra uno o due punti ma finisce per essere anche una nozione storica, che si arricchisce progressivamente di elementi economici. Celant offre un’ampia ricognizione di quel pensiero storicoeconomico, che da Johann Heinrich Von Thünen e Alfred Weber, ha formato la teoria classica della localizzazione industriale. Il territorio è in primo luogo un valore culturale, poi, avverte l’autore, è «una componente strutturale dello sviluppo economico e sociale».
Il punto di partenza centrale per identificare un territorio geografico è il paesaggio, che non è solo l’insieme di forme naturali ma è dato anche da una componente umana, cioè dal gruppo stanziato e organizzato su quel luogo. «Il paesaggio oltre alla componente materiale, comprende il complesso di relazioni che intercorrono fra i suoi elementi» e finisce per essere una sintesi di elementi molto diversi: monti, fiumi, laghi ma anche città, parchi archeologici, aree industriali, porti e soprattutto lingua, storia e tradizioni.
Fra territorio ed economia, fra organizzazione territoriale e sviluppo economico