Come ti LEGO alla sedia
Mattoncini di tutto il mondo, unitevi! Il luogo di assemblaggio, dopo la partenza sprint dell’inarrivabile «The LEGO Movie», è questa volta Gotham City, come sempre minacciata dagli eroi del Male. E con un problema in più: l’ego di LEGO Batman. Il ragazzopipistrello, si sa, ha un caratterino niente affatto facile. Nella sua Bat-caverna campeggia in bella vista una foto ricordo, con lui bambino insieme ai perduti genitori. Traumi infantili, gelosie professionali (quel narcisone di Super-Man proprio non gli va giù), pressione dei media lo stanno mettendo alle corde. Quale migliore occasione per l’arcinemico di sempre, il terribile Joker? Approfittando delle debolezze del difensore del Bene, potrà allungare i suoi tentacoli sulla città, mettendola a ferro e fuoco. E per lo spettatore è l’ora di allacciare le cinture di sicurezza. Perché «LEGO Batman – Il film» avanza a ritmi forsennati, in un delirio di scontri, accelerazioni, cambi di scena, conditi da un caleidoscopio infinito di colori, sullo sfondo di una scenografia ridondante. Città del futuro, città dell’incubo, Gotham City è la metropoli in cui tutto diventa possibile. Il continuo rialzo della posta spinge gli sceneggiatori a infarcire la trama di un numero crescente di nuovi personaggi: amici di Batman, alleati del Joker. E il “cartone animato” si trasforma in un giocattolone sempre più rivolto al pubblico degli adulti. Ai ragazzi il videogioco, ai grandi l’altro gioco, quello di indovinare gli infiniti rimandi del post-cinema. Personaggi della propria infanzia, continui ammiccamenti alle varie saghe dei super-eroi, di cui vengono messi alla berlina i comportamenti da comuni mortali, colonna sonora “pompata” a mille. Resta lo stupore per il livello raggiunto dagli animatori. Ma questa, nel cinema made in Hollywood, è storia di tutti i giorni. %%% %%
LEGO Batman – Il film , di Chris McKay, Usa, 2017, animazione ( 90’)