Il summit tra i poeti
portano a una serie completa di 27 disegni. La ceramica, Ponti, la conosce bene: è il suo primo amore, quel «materiale meraviglioso», e non lo scorderà mai. Eccole, riprodotte a mano, allora come ora, le nostre maioliche 20x20 cm: sulle pareti i disegni originali di Ponti (con appunti di lavorazione, le fotografie del laboratorio dell’azienda dove l’architetto lavora a fianco degli artigiani, le ceramiche allora realizzate) e, dopo circa 60 anni, la riproduzione fedele delle 27 maioliche, insieme agli inediti 5 decori, non utilizzati per l’hotel, e oggi per la prima volta realizzati dai decoratori della Ceramica Francesco De Maio, che ha rilevato, nel 1990, la ex Ceramica D’Agostino (adesso Antiche Fornaci D’Agostino). Ponti, genio assoluto del Novecento italiano, centrò ancora una volta l’obiettivo: e se ne incantava, quasi, da solo, riflettendo sul progetto di questi stupendi azulejos geometrici: «Date a uno un quadrato di venti per venti – filosofeggiava acutamente sulla sua rivista diario, «Domus» – e, benché nei secoli tutti si siano sbizzarriti con infiniti disegni, c’è sempre posto per un disegno nuovo, per un vostro disegno, non ci sarà mai l’ultimo disegno». Una lezione di modernità estrema: infinite possibilità di combinazioni progettuali, costrette però da una regola creativa ben precisa; una pratica che in letteratura fu perseguita, per esempio, dall’Oulipo. E poi il “solito” chiodo fisso di Ponti: che tutto sia eseguito con le regole del “fatto a mano”, perché solo così il disegno come il colore si rigenerano senza esaurirsi.«I più bei nomi del nostro artigianato, degli artisti che hanno dato i modelli al nostro artigianato, i più bei nomi delle industrie dell’arte, debbono appartenere alla cultura italiana, come le appartengono musicisti, scrittori, attori». Signori: ecco il Made in Italy nella sua essenza.«Gio Ponti: L’Infinito Blu», a cura di Aldo Colonnetti e Patrizia Famiglietti (catalogo eccellente per forme e contenuti) è la lezione che l’intelligenza non passa di moda; che la qualità batte la quantità; e che un genio come il suo bastava per sé e altri. Un genio al quadrato. E forse anche di più. Designer, a lezione!