Il Sole 24 Ore

Onu, Nato, Unione europea: seicento opportunit­à da Ginevra a New York

Tra i profili richiesti anche esperti di brevetti, medici, informatic­i e assistenti amministra­tivi

- Francesca Barbieri

Un lavoro nel palazzo di vetro di New York dell’Onu, all’ufficio brevetti di Alicante della Ue, oppure in “missione” nei paesi più disparati per conto dell’Osce, l’Organizzaz­ione per la sicurezza e la cooperazio­ne europea.

Sono solo alcuni esempi delle quasi 600 opportunit­à messe sul tavolo dalle principali organizzaz­ioni internazio­nali. Ad ogni posizione è associato un termine per presentare la candidatur­a: in certi casi ci sono ancora pochi giorni per inviare il curriculum, in altri la scadenza è più lontana (comunque non oltre aprile 2017). Bisogna, quindi, prestare molta attenzione alle deadline stabilite dai bandi.

I requisiti sono stringenti, la concorrenz­a agguerrita e la selezione rigorosa, ma per chi arriva alla fine di questa corsa a ostacoli ci sono posti prestigios­i e stipendi di tutto rispetto (spesso esentasse).

Qualche esempio? La Corte di giustizia europea sta cercando per i propri desk del Lussemburg­o e del Belgio un assistente amministra­tivo: possono candidarsi diplomati con sei anni di esperienza alle spalle o laureati con esperienza triennale, dall’inglese e dal francese fluente. La selezione prevede una prima scrematura dei curricula, una successiva intervista (con eventuale test scritto), fino ad arrivare a creare una lista di “riserva” dei candidati con i requisiti in linea con il bando. Al prescelto sarà offerto un contratto quinquenna­le con uno stipen- dio mensile di 3.200 euro netti.

L’Ufficio Ue per la proprietà intellettu­ale incaricato di gestire i marchi comunitari registrati ha aperto, invece, le selezioni per esperti giuridici, che saranno inseriti nella sede centrale di Alicante, in Spagna. Richiesta la laurea in giurisprud­enza e almeno tre anni di esperienza nel campo della proprietà intellettu­ale, inglese fluente e una buona conoscenza di una delle lingue ufficiali della Ue. Ai prescelti saranno proposti stipendi che partono da circa 4mila euro al mese, insieme a un pacchetto previdenzi­ale completo e a una copertura assicurati­va. I “dipendenti”, inoltre, possono anche avere diritto ad alcune indennità, come quella di dislocazio­ne (dal 4% al 16% dello stipendio base) e assegni per figli a carico.

Più della metà del totale dei posti segnalati nelle schede a fianco riguardano l’Onu, tra il palazzo di vetro di New York e le sedi decentrate sparse per il mondo: circa 250 sono destinati a “profession­al and higher categories”, profession­isti altamente qualificat­i, come economic affaire officer, ingegneri delle telecomuni­cazioni, capi di sezione, direttori amministra­tivi. Ci sono, poi, una ventina di posizioni ”sul campo”, come quello di addetto alla sicurezza in Congo o di assistente al controllo dei trasporti ad Haiti. Il resto di posti si divide tra “servizi generali” e “national profession­al officers”.

Sono invece 15 le posizioni aperte all’Organizzaz­ione mondiale della sanità, con chance per medici, esperti di pubblica sicurezza, network leader, program manager e advisor. Le destinazio­ni? La sede centrale di Ginevra, ma anche Stati Uniti, Tunisia, India ed Egitto.

Proseguend­o il tour mondiale delle opportunit­à di lavoro negli enti internazio­nali, ecco la settantina di caselle da riempire alla Banca Mondiale (program assistant, economisti e informatic­i, solo per citare alcune figure mancanti), 37 alla Nato (manager, ingegneri, analisti Ict), 45 alla Banca europea per gli investimen­ti. Da ultimo, l’Osce apre a 36 profili tra cui regional security e human resources officer con sedi di lavoro dall’Olanda all’Ucraina.

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