Onu, Nato, Unione europea: seicento opportunità da Ginevra a New York
Tra i profili richiesti anche esperti di brevetti, medici, informatici e assistenti amministrativi
Un lavoro nel palazzo di vetro di New York dell’Onu, all’ufficio brevetti di Alicante della Ue, oppure in “missione” nei paesi più disparati per conto dell’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea.
Sono solo alcuni esempi delle quasi 600 opportunità messe sul tavolo dalle principali organizzazioni internazionali. Ad ogni posizione è associato un termine per presentare la candidatura: in certi casi ci sono ancora pochi giorni per inviare il curriculum, in altri la scadenza è più lontana (comunque non oltre aprile 2017). Bisogna, quindi, prestare molta attenzione alle deadline stabilite dai bandi.
I requisiti sono stringenti, la concorrenza agguerrita e la selezione rigorosa, ma per chi arriva alla fine di questa corsa a ostacoli ci sono posti prestigiosi e stipendi di tutto rispetto (spesso esentasse).
Qualche esempio? La Corte di giustizia europea sta cercando per i propri desk del Lussemburgo e del Belgio un assistente amministrativo: possono candidarsi diplomati con sei anni di esperienza alle spalle o laureati con esperienza triennale, dall’inglese e dal francese fluente. La selezione prevede una prima scrematura dei curricula, una successiva intervista (con eventuale test scritto), fino ad arrivare a creare una lista di “riserva” dei candidati con i requisiti in linea con il bando. Al prescelto sarà offerto un contratto quinquennale con uno stipen- dio mensile di 3.200 euro netti.
L’Ufficio Ue per la proprietà intellettuale incaricato di gestire i marchi comunitari registrati ha aperto, invece, le selezioni per esperti giuridici, che saranno inseriti nella sede centrale di Alicante, in Spagna. Richiesta la laurea in giurisprudenza e almeno tre anni di esperienza nel campo della proprietà intellettuale, inglese fluente e una buona conoscenza di una delle lingue ufficiali della Ue. Ai prescelti saranno proposti stipendi che partono da circa 4mila euro al mese, insieme a un pacchetto previdenziale completo e a una copertura assicurativa. I “dipendenti”, inoltre, possono anche avere diritto ad alcune indennità, come quella di dislocazione (dal 4% al 16% dello stipendio base) e assegni per figli a carico.
Più della metà del totale dei posti segnalati nelle schede a fianco riguardano l’Onu, tra il palazzo di vetro di New York e le sedi decentrate sparse per il mondo: circa 250 sono destinati a “professional and higher categories”, professionisti altamente qualificati, come economic affaire officer, ingegneri delle telecomunicazioni, capi di sezione, direttori amministrativi. Ci sono, poi, una ventina di posizioni ”sul campo”, come quello di addetto alla sicurezza in Congo o di assistente al controllo dei trasporti ad Haiti. Il resto di posti si divide tra “servizi generali” e “national professional officers”.
Sono invece 15 le posizioni aperte all’Organizzazione mondiale della sanità, con chance per medici, esperti di pubblica sicurezza, network leader, program manager e advisor. Le destinazioni? La sede centrale di Ginevra, ma anche Stati Uniti, Tunisia, India ed Egitto.
Proseguendo il tour mondiale delle opportunità di lavoro negli enti internazionali, ecco la settantina di caselle da riempire alla Banca Mondiale (program assistant, economisti e informatici, solo per citare alcune figure mancanti), 37 alla Nato (manager, ingegneri, analisti Ict), 45 alla Banca europea per gli investimenti. Da ultimo, l’Osce apre a 36 profili tra cui regional security e human resources officer con sedi di lavoro dall’Olanda all’Ucraina.