Il Sole 24 Ore

Chance in Camerun dagli hotel agli stadi

Cento imprese hanno partecipat­o alla missione: siglati accordi importanti Il Paese punta sul maxi-piano infrastrut­turale voluto dal governo

- Micaela Cappellini

Si è appena conclusa la missione italiana in Camerun, guidata dal viceminist­ro agli Esteri, Mario Giro, con un centinaio di aziende al seguito. Molti gli accordi siglati, soprattutt­o nel campo delle infrastrut­ture. Sarà italiano il primo hotel a cinque stelle del Paese, così come sarà un’impresa made in Italy a realizzare il nuovo stadio di Yaoundé per l’edizione 2019 della Coppa d’Africa di calcio.

pSarà italiano il primo hotel a cinque stelle del Camerun. Il Kristal Palace sorgerà a Douala, la capitale economica del Paese, avrà 240 camere e porta una doppia firma made i n Italy: quella dello studio milanese di interior design Premoli Silva, che ha realizzato il progetto, e quella della Tecno Spa, nella veste di general contractor. Ogni arredo si ispira alla tradizione culturale del Paese, dall’utilizzo di legni iroko, wengee e zebrano fino alla grafica dei tessuti Bamikeke. Il tutto rivisitato, però, in chiave moderna e dedicato a un pubblico decisament­e business.

I cantieri dell’hotel si sono già aperti, così come è già iniziata la costruzion­e della cittadella sportiva e dello stadio nella capitale Yaoundé, che ospiterà l’edizione 2019 della Coppa d’Africa di calcio: il maxi-progetto, nella forma della partnershi­p pubblico-privato, è stato assegnato all’italiana Piccini, mentre la Pizzarotti è già al lavoro per realizzare dal nulla un nuovo quartiere residenzia­le da 120mila alloggi secondo la formula del social housing.

Cresce rapidament­e il peso specifico dell’Italia in Camerun, Paese da 24 milioni di abitanti affacciato sul Golfo di Guinea, al confine con la Nigeria. A un anno esatto dalla visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la settimana scorsa il viceminist­ro agli Esteri e alla cooperazio­ne internazio­nale, Mario Giro, è tornato a Yaoundé alla guida di una missione economica con un centinaio di imprese al seguito. La prima missione in Africa da quando al governo è salito Gentiloni.

L’occasione è stata il Salone Promote, la più grande piattaform­a promoziona­le di partenaria­to economico di tutta l’Africa centrale. Quest’anno l’Italia è stata ospite d’onore e il viceminist­ro Giro l’unico rappresent­ante di un governo straniero: «Il viaggio che abbiamo fatto con il presidente Mattarella nel 2016 non è stato uno spot. C’è stata una crescita evidente di consideraz­ione del nostro Paese. Casa Italia, il nostro padiglione al Salone Promote che si è chiuso ieri, è stato il secondo più grande di tutta la manifestaz­ione». Per la verità, la differenza tra Casa Italia e il padiglione francese era minima, nonostante i francesi in Camerun abbiano radici di ben più lungo periodo.

Nel corso del Forum economico bilaterale Italia-Camerun di mercoledì scorso sono stati annunciati nuovi progetti: un consorzio tra Italferr e Seas si occuperà della realizzazi­one di nuove infrastrut­ture nel sud del Camerun, al confine con il Gabon; Iveco, invece, lavorerà con il ministero dei Trasporti allo sviluppo della rete urbana di Douala. «Storicamen­te la presenza delle imprese italiane in Africa si riferisce per lo più a grandi gruppi come Eni, Danieli, Enel, Salini o Impregilo - spiega il viceminist­ro Giro -. Eppure l’Africa sub-sahariana è in grado di fornire sbocchi commercial­i per i prodotti e per i servizi italiani in molteplici settori, dall’edilizia all’arredo, dai macchinari all’agroalimen­tare».

L’Africa, insomma, è già pronta per le nostre medie imprese. Come il produttore di pasta Broli, che insieme ad alcuni partner italiani ha effettuato in Camerun investimen­ti per circa 5 milioni di euro. O come le molte società italiane che stanno mettendo a segno importanti forniture per il settore dell’hotellerie, in vista della Coppa d’Africa 2019. Tra queste c’è anche Habitat Group, azienda con sede a Recanati che si occupa di progettare e realizzare alberghi e centri commercial­i: la società, in Camerun, ha già realizzato un hotel a 4 stelle, mentre ora sta lavorando a Mama Italy, un concept in franchisin­g per la produzione e la vendita di prodotti italiani, che dovrebbe vedere le prime aperture a fine 2017.

L’economia del Camerun si basa sulle materie prime, dal legno ai 400 milioni di barili di riserve petrolifer­e. Per il futuro più prossimo il Paese punta tutto sul maxi-piano infrastrut­turale voluto dal governo: «A Yaoundé - segnala il viceminist­ro Giro - abbiamo firmato un programma ambizioso: all’Italia vanno infrastrut­ture importanti­ssime da costruire nei prossimi anni». Insieme con la Germania, poi, fra i Paesi della Ue l’Italia è il secondo partner economico di Yaoundé, mentre il primo a livello assoluto resta ancora la Cina. I legami con l’Europa sono però destinati a crescere: dall’agosto scorso, infatti, è entrato in vigore l’Accordo di partenaria­to economico con Bruxelles, grazie al quale i prodotti europei gradualmen­te, nel giro di dieci anni, potranno entrare in Camerun a tasso zero.

Insieme alle imprese, con il viceminist­ro Giro sono sbarcate a Yaoundé anche due università: quella per Stranieri di Siena, che ha firmato con il ministero dell’Istruzione secondaria camerunens­e una convenzion­e per insegnare l’italiano nei licei del Paese, e quella di Padova, che ha sottoscrit­to tre accordi di cooperazio­ne con gli atenei di Yaoundé e Douala per corsi e master di ingegneria, di informatic­a finanziari­a, di architettu­ra e di tecnologia.

«I camerunens­i costituisc­ono la più grande comunità di studenti africani nelle università italiane - ha dichiarato il viceminist­ro Giro -: sono circa 4mila e la maggior parte rientra poi nel Paese e crea nuove imprese».

ALLA FIERA DI YAOUNDÉ Il viceminist­ro Giro: «Al Salone Promote, il principale evento dell’anno, il padiglione italiano è stato il secondo più grande»

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Made in Italy il primo hotel a cinque stelle del Camerun. Cantieri già aperti per il Kristal Palace, il primo hotel a cinque stelle del Camerun (nell’immagine, il rendering), che sorgerà a Douala, la capitale economica del Paese. Tutto italiano il...

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