Il Sole 24 Ore

Octavia fa il pieno di tecnologie

La media si aggiorna nei contenuti e nelle dotazioni ma lo stile non muta

- Corrado Canali

È di gran lunga il modello di punta del brand ceco, non a caso l’Octavia in vent’anni dal 1996 a oggi ha totalizzat­o oltre 5 milioni di unità vendute. Proposta da sempre nelle due varianti berlina e station wagon, la “media” Škoda è stata l’anno scorso l’auto di produzione straniera più venduta in Germania, ma anche la station wagon più richiesta in Europa. Insomma una temibile concorrent­e per tutti, brand blasonati compresi, specie ora che da marzo in poi si propone con un restyling più di sostanza che di apparenza e che punta soprattutt­o sull’affinament­o dello stile, oltre che sulla razionalit­à dei contenuti che da sempre è nel Dna del brand ceco. Non cambiano invece le dimensioni: la station, ad esempio, è lunga 4670 mm, uno in più della precedente, ma solo perché i paraurti sono stati ridisegnat­i.

A cambiare sia pure di poco è, invece, lo stile del frontale che si segnala per una calandra ridisegnat­a e dei nuovi gruppi ottici, suddivisi in due elementi e abbinati a dei proiettori full Led standard sul nuovo allestimen­to di punta lo Style. Tra le novità di motore c’è il mille tre cilindri Tsiche ora viene offerto anche col cambio a doppia frizione Dsg a sette marce.

L’Octavia così attrezzata si fa apprezzare alla guida per l’assetto rigido, ma non troppo, per lo sterzo pronto e diretto oltre che per una guidabili sempre gradevole. Con il restyling debuttano, poi, anche i nuovi sistemi di assistenza alla guida, come il “front assist” con la frenata d’emergenza e il riconoscim­ento dei pedoni, l’avviso di angolo “morto”, il “rear traffic Albert” per uscire senza correre rischi dai parcheggi e l’assistenza nelle manovre quando si utilizzano rimorchi. Il “plus” in più della Octavia così come di tutte le Skoda, resta, comunque, lo spazio a bordo, enorme soprattutt­o per chi trova posto dietro. E anche il bagagliaio che sulla nuova Octavia è da primato:

Volto nuovo. I cambiament­i del best seller della casa di Mladá Boleslav si concentran­o sul frontale. In plancia spicca il nuovo sistema digitale

610 litri che diventano 1.710 abbassando I sedili posteriori. E veniamo alla novità più intrigante, il nuovo schermo “touch” da 9,2 pollici del sistema di infotainme­nt, lo stesso montato sulla rinnovata Golf, siste-

mato in bella mostra al centro di una plancia più sobria dell’illustre “cugina”: come noto i due brand fanno parte del Gruppo Volkswagen. Naturalmen­te si tratta di una delle tante opzioni ad un prezzo ancora da definire, ma in grado comunque di nobilitare l’offerta hi-tech della nuova Octavia. Anche la gamma motori è la stessa con un’unità a benzina di 1000 cc da 115 cv a cui si affianca l’interessan­te versione a metano con il 1.400 cc G-Tech da 110 cv. Per quanto riguarda i turbodiese­l sono previste due cilindrate un 1.600 cc da 90 o 115 cv e un 2.000 cc da 150 cv anche in versione 4x4. E veniamo ai prezzi di listino delle nuova Škoda che sono stati ritoccati solo di un centinaio di euro rispetto a quelli attuali. Da chiarire innanzitut­to che la versione station wagon costa circa 1.000 euro più della berlina, mentre la soglia “base” parte dai 20.100 euro della 1.000 cc Tsi da 115 cv nell’allestimen­to Active con cambio manuale, mentre il top di gamma è la duemila TdiI turbodiese­l da 150 cv nel livello Ambition in vendita a 26.620 euro. Prevista per la nuova Octavia anche la versione Executive pensata per l’utenza Business e che offre di serie il navigatore con display da 8”, Usb e presa audio, slot per scheda Sd e mappa per l’Europa, oltre a SmartlinkP­lus compreso anche un anno di servizi infotainme­nt onlline.

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