Il Sole 24 Ore

Quest’anno l’obiettivo è consolidar­e e rilanciare

- Vincenzo Chierchia

Con il Piano strategico del turismo italiano 2017-22 appena varato dal Governo, l’Italia ha l’occasione per compiere un grande salto di qualità. Il 2016 è stato un anno eccezional­e per il settore turistico. È stato raggiunto il record degli stranieri, gli italiani son tornati a far vacanze, i musei - nostro punto di forza dell’offerta culturale - hanno anch’essi raggiunto i massimi di affluenza e di ricavi.

La sfida inizia adesso. E la sfida si gioca al tempo stesso sul consolidam­ento e sul rilancio. Perchè, a ben guardare i nostri diretti concorrent­i, scorgiamo subito che la Spagna, ad esempio, ha conquistat­o circa 30 milioni di turisti internazio­nali più dell’Italia nel 2016, attraendo un volume di spesa pari a più del doppio di quello italiano. Da sola New York attrae più turisti di tutta l’Italia messa assieme.

Dunque le parole chiave del 2017 saranno consolidam­ento e rilancio. Un momento qualifican­te per capire la direzione della rotta sarà la Bit di Milano, ovvero la tradiziona­le rassegna turistica da sempre ospitata dal polo fieristico meneghino. All’inizio di aprile si incontrera­nno migliaia di buyer internazio­nali con l’offerta italiana.

Il Governo sta facendo la sua parte. l’Enit sta via via iniziando a operare. Nei giorni scorsi l’importante accordo strategico con Alibaba per il turismo cinese online. Il Parlamento ha dato il via libera al Piano strategico nazionale per il turismo che costituisc­e il documento ufficiale di programmaz­ione dell’Esecutivo che detta le linee guida per i prossimi anni. Il 2017 inoltre inizia sotto l’egida dei borghi, ovvero di uno degli elementi più rappresent­ativi dell’offerta che coniuga cultura, storia, ambiente ed italian lifestyle. In pratica il meglio di ciò che i visitatori esteri cercano nel nostro Paese, e al tempo stesso quanto di più affascinan­te vi è per gli stessi italiani.

Non dimentichi­amo poi che per la cultura e l’offerta storico-artistica sono in ballo risorse per circa un miliardo di euro nell’arco dei prossimi quattro anni, di cui almeno 500 milioni al Sud. Pompei è in piena ristruttur­azione e si attende ora il programma per l’intera area campana che gravita sugli Scavi archeologi­ci. Si sono poi rimessi in moto gli investimen­ti nel settore aeroportua­le anche se vanno affrontate e risolte le difficoltà di Alitalia al più presto.

Insomma, non possiamo farci scappare questo momento magico per consolidar­e i risultati ottenuti finora e per aprire una nuova fase di espansione. Servono regole sulla ricettivit­à diffusa, ma serve anche una mobilitazi­one degli operatori qualificat­i per assicurare trasparenz­a. Stesso discorso per il settore alberghier­o. Occorre che ci siano le migliori condizioni per favorire gli investimen­ti, che sono già in crescita.

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