L’AGENDA DELLA SINISTRA
Sì all’Imu e lotta all’evasione
Già durante il governo Renzi la minoranza di sinistra aveva criticato la decisione di tagliare la tassa sulla prima casa per tutti. E il discrimine più evidente con i renziani resta quello della tassazione. L’idea della sinistra è di poter tassare di più i redditi e i patrimoni alti per ottenere risorse per il welfare, con l’idea di spingere al massimo sulla lotta all’evasione fiscale.
Politiche blairiane addio
Pier Luigi Bersani, il ministro del governo di Romano Prodi che ha legato il suo nome alle liberalizzazioni, riconosce naturalmente che la sua generazione ha abbracciato alcune delle politiche blairiane. Ma ritiene che di fronte alla crisi economica odierna, alle nuove povertà e al richiamo delle “destre” quelle ricette non siano più valide
Piano contro la povertà
Sul fronte delle politiche di welfare della sinistra, Enrico Rossi nel suo libro “Rivoluzione socialista” parla di un piano contro la povertà che assicuri un contributo mensile di 400 euro a sei milioni di poveri con una spesa di 7 miliardi annui da coprire con la lotta all’evasione (una proposta che assomiglia a quella del francese Hamon del “reddito di esistenza”)
Stop austerity, più investimenti
In questo punto del programma i bersaniani sembrano convergere con la maggioranza del partito: il tempo dell’austerità in Europa deve finire per spingere con maggiore forza su crescita e investimenti pubblici. L’idea di base comunque è che occorre abbandonare «trent’anni di predominio dell’idea liberista» per una spiccata politica di redistribuzione dei redditi