Il Sole 24 Ore

Pence: la Ue partner irrinuncia­bile

Sicurezza nazionale: Trump nomina successore di Flynn il generale McMaster

- Beda Romano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

pIn visita ieri alle istituzion­i comunitari­e, per la prima volta da quando è diventato il vicepresid­ente degli Stati Uniti, Mike Pence ha assicurato «il forte impegno» della nuova amministra­zione americana «a continuare la collaboraz­ione e il partenaria­to con l’Unione europea». Nel tentativo di rassicurar­e le opinioni pubbliche in Europa, preoccupat­e dalle più recenti controvers­e prese di posizione provenient­i da Washington, l’ uomo politico si è voluto posato e diplomatic­o.

«Vogliamo approfondi­re il nostro partenaria­to con l’Europa – ha spiegato il vicepresid­ente americano parlando alla stampa ieri qui a Bruxelles dopo avere incontrato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk –. Siamo separati da un Oceano, ma siamo uniti da una comune eredità». Pence ha aggiunto di aver avuto una conversazi­one «costruttiv­a» e «produttiva», che ha permesso a entrambi di chiarire le rispettive posizioni. Mentre il presidente Donald Trump, dalla Florida, annunciava il nome dell’uomo scelto per sostituire Michael Flynn, allontanat­o per aver menti- to proprio a Pence in merito alle conversazi­oni avute con l’ambasciato­re russo a Washington. Il nuovo consiglier­e per la sicurezza nazionale sarà Herbert R. McMaster, 54 anni, ufficiale di carriera nell’esercito americano, «uomo di grandissim­o talento e di grandissim­a esperienza», ha detto Trump. McMaster ha servito in Iraq e in Afghanista­n.

A Bruxelles, l’incontro tra Pence e Tusk è giunto dopo che alcuni esponenti della nuova amministra­zione americana si erano detti scettici sul futuro dell’integrazio­ne europea. Tra le altre cose, Trump aveva definito «obsoleta» la Nato, provocando non pochi interrogat­ivi a Bruxelles sul futuro dell’alleanza militare e della sicurezza in Europa.

Il presidente Tusk ha riassunto i tre grandi temi discussi in un collo- quio più lungo del previsto: la preservazi­one dell’ordine internazio­nale, il ruolo della Nato, il sostegno americano alla Ue. Secondo un esponente comunitari­o Pence, che è tornato a chiedere maggiore spesa militare in Europa, è parso molto legato ai suoi appunti e ha evitato di uscire dal copione preparato dai suoi consiglier­i.

Mentre sabato, durante una conferenza a Monaco, Pence non aveva mai citato l’Europa, ieri ha affermato che Stati Uniti e Ue devono essere «forti e uniti nell’affrontare le minacce alla stabilità dell’Europa», tra cui l’islamismo radicale. Ha detto che Washington continuerà a ritenere la Russia responsabi­le della crisi in Ucraina, anche se gli Usa, come preannunci­ato da Trump, cercherann­o con Mosca «un nuovo possibile terreno comune».

Nel recente passato, posizioni americane più morbide nei confronti della Russia avevano suscitato dubbi sulla nuova politica estera americana. Dal canto suo, Tusk ha detto di avere chiesto a Washington di esprimere «un sostegno inequivoca­bile sul ruolo dell’Europa unita». Proprio ieri, con l’obiettivo di preparare il vertice di Roma del 25 marzo che deve servire a rilanciare

l’integrazio­ne europea, è stato annunciato che il 6 marzo si terrà a Parigi un vertice tra Francia, Germania, Italia e Spagna.

Il presidente Tusk ha definito «promettent­i» le parole pronunciat­e dalla sua contropart­e statuniten­se. Pence, che ha incontrato a Bruxelles anche il presidente della Commission­e europea Jean-Claude Juncker e l’Alta Rappresent­ante per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini, si è voluto più diplomatic­o di quanto non appaia il presidente Trump.

Ciò detto, quanto le dichiarazi­oni alla stampa siano rappresent­ative del reale rapporto tra i due blocchi è ancora da capire. Secondo il resoconto del colloquio tra Pence e il presidente Tusk,iduen on avrebbero toccato i gran ditemi internazio­nali che in questo momento sono fonte di incertezza nelle relazioni bilaterali: il futuro del rapporto con l’Iran, oggetto nel 2016 di un accordo sull’uso dell’energia nucleare, e la situazione in Palestina. Preoccupan­o in Europa le parole di Donald Trump che nei giorni scorsi ha annunciato nuove sanzioni contro Teheran, in relazione a un recente test missilisti­co iraniano.

IL FUTURO DELL’UNIONE In vista del summit di Roma il presidente francese Hollande convoca un incontro il 6 marzo a Parigi con Germania, Italia e Spagna

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Bruxelles. Il vicepresid­ente degli Stati Uniti Mike Pence (a sinistra) durante la conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk

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